La prima sorpresa arriva dal tempo, scongiurata la pioggia annunciata per l’intera mattinata dalle previsioni meteo, è venuto fuori il sole che ha scaldato, forse fin troppo, gli atleti impegnati nella gara. La seconda sorpresa è arrivata proprio dalla manifestazione, la Maratonina del Golfo che alla sua prima edizione ha convinto malgrado un “battesimo” di fuoco.
A vincere è stato il favorito della vigilia, Davide Ragusa (1.13.06) tesserato per l’ Atletica Futura, che ha avuto la meglio sul più maturo Francesco Bennici (Universitas Palermo) che ha fermato il crono a 1.14.03 . Quasi due generazioni a confronto (entrambe tra l’altro sono di Mazzarino) con Ragusa, che nel momento cruciale della gara, ha fatto valere la maggiore freschezza e sicuramente un’anagrafe ben diversa da quella dell’olimpionico di Barcellona. Terzo un regolarissimo Vito Massimo Catania (1.14.42) dell’Amatori Regalbuto, apparso come sempre a suo agio nelle distanze più lunghe.
Senza storia la gara al femminile che ha visto l’ennesimo arrivo in solitaria di Tatiana Betta (Podistica Messina) fresca vincitrice del titolo italiano di categoria dei 10 km su strada. Per la catanese Tatiana anche un crono di spessore 1.24.41; seconda piazza per una ritrovata (era stata annunciata in ottima forma) Giusy Chiolo dell’Atletica Mazzarino, per lei il tempo di 1.30.10. Gradino più basso del podio per Marta Cortese ( Track Club Master Caltanissetta) per lei il tempo di 1.33.45.
Quasi 500 gli atleti al via, circa sessanta quelli ritirati che hanno sofferto oltremodo il caldo. A fare da prologo alla gara, la sfida in handbike tra Salvo Campanella e Luigi Palì con il primo vincitore della prova. Allo start, insieme agli atleti anche una decina di ragazzi ospiti del Cara di Mineo (il centro di accoglienza per richiedenti asilo) alcuni dei quali sono riusciti anche a completare i 21,097 km del percorso.
Prossimo appuntamento con la sesta prova Grand Prix maratonine il 26 ottobre a Sant’Agata Militello con la 4° edizione della Maratonina dei Nebrodi.
Foto organizzatori