Dopo il forfait dell’anno scorso causato dall’uragano Sandy i piedi di migliaia di runners hanno potuto tornare a calpestare le strade di New York per la maratona più famosa del mondo.
Il fantasma dell’attentato alla maratona di Boston ha aleggiato per tutta la giornata sui presenti, corridori e non, rassicurati però dalla massiccia presenza di forze dell’ordine dispiegate in tutta la zona. Elicotteri, sommozzatori, cani antibomba e metal detector sono serviti ad evitare situazioni pericolose ma soprattutto a tranquillizzare tutti.
Nonostante ciò sono stati circa 47000 i partecipanti alla 43^ ING New York City Marathon accorsi da ogni angolo del mondo per poter dire “io c’ero”.
Presenti al via anche i nostri Daniele Meucci, alla seconda volta sulla distanza, e Valeria Straneo, quest’anno vice-campione mondiale nella Maratona.
Un forte vento ha battuto il percorso per tutta la durata della manifestazione, causando non pochi problemi agli atleti che hanno dovuto sprecare molte più energie. Geoffrey Mutai non si è fatto cogliere alla sprovvista e con una inarrestabile progressione è andato a tagliare per primo il traguardo in 2h08’24”, seguito dall’etiope Tsegaye Kebede a quasi un minuto di distacco (2h09’16”). Terzo il sudafricano Lusapho April (2h09’45”).
Ritmo pressochè costante per Daniele Meucci, salvo un lieve calo fisiologico dal 30° km in poi. In ogni caso taglia il traguardo decimo in 2h12’03 che rappresenta il suo nuovo personale sulla maratona migliorando il 2h13’49” corso nel 2010 alla Maratona di Roma. Alla fine della gara ha dichiarato “Ora ho capito cosa significa correre una maratona, c’è ancora tanto da lavorare”.
Gara mozzafiato quella femminile, che ha visto numerosi colpi di scena ma soprattutto una rimonta impensabile, quella di Prisca Jeptoo, vincitrice della gara. Sin dai primi metri è Buzuneshh Deba, seconda nell’edizione 2011, a prendere l’iniziativa e a lasciare il gruppo, seguita solo da Tufa Demisse. Deba è un cronometro, mantiene questa andatura serrata per tutta la gara, sicura della vittoria. Non aveva tenuto in considerazione però il netto cambio di ritmo di Prisca Jeptoo, che al 25°km abbandona il gruppo delle inseguitrici per andare a riprendere la Deba. Al 38° km, sfruttando un lieve calo della Deba, la Jeptoo effettua il sorpasso che la porta in testa, lasciando indietro l’etiope che non ha la forza per reagire. Tagliano il traguardo rispettivamente in 2h25’07” e 2h25’56”.
Valeria Straneo si classifica quinta in 2h28’22” dopo una dura lotta per il terzo posto con la lettone Jelena Procopcuka e la francese Christelle Jaunay, giunte rispettivamente 3^ e 4^. Rispetto a Meucci la sua è stata una gara meglio gestita, in progressione costante, sintomo di una maggiore esperienza. Disattese quindi le sue aspettative di podio, senza troppo amaro in bocca però ha ammesso a fine gara di aver concluso questa stagione in maniera più che dignitosa.
Nella foto: Geoffrey Mutai con la bandiera del Kenya (Mike Segar/REUTERS)
bravissimo Daniele va benissimo così !!