Dopo la prima edizione del 2010 a Spalato, in cui l’Europa trionfò sulle Americhe, quest’anno sarà Marrakech ad ospitare la IAAF Continental Cup, rassegna che ha sostituito la IAAF World Cup.
Nella città marocchina, ospiterà la grande manifestazione il 13 e 14 settembre; lo svolgimento, per chi non ne è a conoscenza, segue regole molto simili alla finale dei nostri Campionati di Società: non vengono presentate le prove multiple, la maratona e la marcia; i 3000 m prendono il posto dei 10000 m. Come per le nostre finali, i punti vengono assegnati in base al piazzamento: 8 punti al primo, 7 al secondo e così via; diverso ragionamento per le staffette: 15 punti al primo, 11 al secondo, 7 al terzo e 3 al quarto.
Le due corazzate a darsi maggior battaglia saranno, secondo pronostici, sempre l’Europa e le Americhe, che al momento vantano il maggior numero di primatisti stagionali.
A far da portabandiera morale per il Vecchio Continente sarà sicuramente Anita Wlodarczyk, fresca primatista mondiale del lancio del martello, accompagnata dall’altro recordman, anche se indoor, Renaud Lavillenie, che, a causa dell’infortunio rimediato durante la gara che gli ha dato la gioia di scavalcare Bubka, è rimasto fuori all’inizio del periodo estivo, recuperato baldanzosamente col 5,90 dei Campionati Europei.
Non sono ancora trapelate le presenze per quanto riguarda la pedana dell’alto: Ukhov? Bondarenko? Non lo sappiamo ancora, molto probabilmente però non ci sarà Blanka Vlasic.
Chi sicuramente gareggerà è la rivelazione della velocità, a questo punto di livello mondiale, Dafne Schippers, che forse tornerà a stupire. A completare i grandi nomi europei sono il lunghista Greg Rutherford, l’altista Ruth Beitia, la mezzofondista Sifan Hassan, il martellista Pawel Fajdek e la regina della Diamond League, la discobola Sandra Perkovic.
Le Americhe rispondono in primis con la triplista Caterine Ibarguen, forte di un 15,31 che non si vedeva da un po di tempo, guidatrice delle classifiche mondiali stagionali della specialità. La Ibarguen ovviamente è solo la punta dell’iceberg di una squadra competitiva ed agguerrita che presenta il pesista Joe Kovacs, gli ostacolisti Javier Culson, Kaliese Spencer e Alba Harper Nelson, l’astista Fabiana Murer e la campionessa del mondo indoor dei 400 Francena Mc Corory.
L’Asia e l’Oceania, che portano punti assieme in un’unica classifica, schiereranno i loro due alfieri degli ultimi anni: il giovane ed esile Mutaz Essa Barshim, capace di lotte infinite con Bondarenko, e la veterana di vittorie consecutive Valerie Adams.
Sono invece (quasi) tutte sul mezzofondo, salvo piacevoli sorprese, gli obiettivi della compagine Africana, che schiera davanti a tutti Jairus Birech, siepista e miglior atleta africano, statisticamente parlando, della stagione estiva; segue a ruota Genzebe Dibaba, che dopo i record in sala non si è saputa esprimere al meglio all’aperto, cosa che invece hanno fatto Nijel Amos sugli 800, il giavellottista Ihab Abdelrahman e la siepista etiope Hiwot Ayalew.
Attendiamo comunque altri aggiornamenti sulle squadre, così da poter far previsioni sullo spettacolo imminente.