Un inizio più stratosferico di così non poteva averlo il circuito di Atletica Leggera più importante del Mondo. Il teatro di Doha ha messo in scena il primo di una lunga serie di spettacoli offerti dalla Diamond League e gli attori hanno già meritato l’Oscar alla prima apparizione.
La gran serata di Doha si è aperta con una gran prova di salto il lungo femminile, con ben quattro contendenti oltre i 6,90, anche se lo scontro al vertice è stata tra Tianna Bartoletta e Shara Proctor. Entrambe le atlete hanno dato il meglio proprio al sesto turno, dove la Bartoletta ha avuto ragione sulla collega inglese di 4 cm con 6,99, mentre la Proctor con 6,95 pareggia il record britannico.
A prendersi la vittoria, manco a dirlo, è stata anche sua maestà Diamond League del disco femminile Sandra Perkovic, che con un inarrivabile 68,10 manca di 13 cm il suo record del meeting. Restando sui lanci, non ha invece brillato un atteso Joe Kovacs nel lancio del peso. Kovacs, che vanta la miglior misura dell’anno con 22,35 , si piazza solo quarto con 20,86, facendosi guardare dall’alto verso il basso dal ragazzone teutonico David Storl, al quale bastano solo due lanci per vincere, il più lungo segna 21,85.
Chi invece non ha tradito le attese, ma anzi avrà fatto fatto salire ad Usain Bolt un brivido freddo lungo la schiena, è stato Justin Gatlin sui 100m. Gatlin non vince, stravince: record personale e record del meeting (reggeva dal 2006) col poderoso tempo di 9″74, quinto crono di sempre della specialità, dietro a Bolt, Gay, Blake e Powell. Per gli altri contendenti non c’è stato altro da fare che provare a rincorrere colui che sarà sicuramente la maggior spina nel fianco per Usain Bolt a Pechino.
Non è stata da meno del connazionale anche l’eterna ragazzina della velocità america Allyson Felix, la quale nei 200 m fa terra bruciata dietro di sè, lasciando Murielle Ahoure ad osservare il cronometro che si fermava a 21″98, record del meeting.
Per chi guarderà il video sottostante avrà sicuramente un attimo di sorriso nel sentire il cronista dire in spagnolo ” Es un autentico canguro“. Non possiamo fare altro che essere d’accordo. Pedro Pablo Pichardo è il nuovo canguro del salto triplo, per la leggerezza dei suoi balzi ed il tempo di volo. La gara di salto triplo maschile ha chiamato a raccolta i più forti del momento: Pichardo, Taylor e Tamgho. Tutti al primo salto studiano la situazione, poi al secondo turno il giovane cubano fa subito sentire il suo ruggito: hop – step – jump ed è un magnifico 18,06 terza prestazione all time di sempre nel triplo. A questo punto sembra già finita la gara, ma all’ultimo giro di boa Pichardo ha avuto un attimo di esitazione nella vittoria, quando Christian Taylor ha provato l’impresa, atterrando a 18,04. Nella storia non c’è mai stata una gara con due atleti oltre i 18 m, mai. Taylor pareggia quindi il PB di Tamgho, affiancandolo al quarto posto di sempre.
12″35, questo il tempo vittorioso nonché settimo all time dei 100 hs quello corso dalla emergente Jasmin Stowers, che vince una gara dove le migliori non fanno la voce alta, lasciando alla giovincella il lusso di batterle di gran carriera. Sugli ostacoli, anche se quelli dei 400 hs, è ufficialmente tornato anche Batman, soprannome di Bershawn Jackson, che con 48″09 ha tolto il record del meeting a Lj Van Zyl , lasciandosi dietro Javier Culson di quasi un secondo e segno che anche Jackson è pronto a fare la sua parte alla rassegna mondiale.
C’era anche un po d’Italia in Qatar, che purtroppo non ha avuto gloria. Libania Grenot con 52″50 non ha avuto scampo nei 400 m contro le atlete targate “Nuovo Mondo” tra cui la vincitrice Francena McCorory che con 50″21 batte e non di poco la leonessa Sanya Richard-Ross.
Si è fatto vedere per la gioia del pubblico anche il campionissimo e simpatico Moh Farah, che per poco non vince sui 3000 m, subendo la maggior velocità sul finale di Hagos Gebrhiwet, il quale chiude in 7’38″08.
Che dire: uno spettacolo puro per essere al primo giro della Diamond League. Non ci resta che attendere fiduciosi nelle altre tappe e darsi appuntamento tra due giorni a Shanghai.
Foto: Streeter Lecka/Getty Images Europe