Si terrà domani a Pechino la prima tappa dello IAAF World Challenge a cui avrebbe dovuto partecipare anche Justin Gatlin che con il tempo corso a Doha si è piazzato in cima alla classifica mondiale.
Gatlin si trovava a Pechino dove si stava allenando in vista della gara quando gli organizzatori lo hanno rispedito a casa senza dare spiegazioni, accollandoli le spese di soggiorno e viaggio. L’atleta aveva avuto dei crampi nei giorni precedenti dovuti al grande sforzo e al caldo che lo hanno colpito a Doha e aveva avvisato gli organizzatori che evidentemente non hanno gradito il contrattempo.
Nel giro di qualche ora il manager si è visto arrivare una mail che lo informava della rinuncia da parte degli organizzatori della presenza dell’atleta, forse per paura che non si presentasse sui blocchi come successo l’anno precedente con David Oliver.
Gatlin, profondamente alterato, ha dichiarato di aver avvisato gli organizzatori del proprio dolore per trasparenza e che allenandosi si sentiva pronto a gareggiare e non riesce a capire il perché di questa rinuncia improvvisa.
Forse il passato di doping dell’atleta statunitense ha giocato un ruolo fondamentale dati i risultati ottenuti a Doha che stanno oscurando anche la gazzella Usain Bolt, al momento gli organizzatori non si sono ancora pronunciati sulla questione, non resta che aspettare.
Nella foto: Justin Gatlin al Meeting di Rieti 2014 (Chiara Montesano/atletipercaso.net)