Così come nella prima giornata, anche nella sessione conclusiva del Campionato Europeo per Nazioni la squadra azzurra continua a lottare. Alla fine della due giorni di gare l’Italia figura al sesto posto a soli 3 punti dalla Gran Bretagna, nella classifica dominata dalla Russia.
I trascinatori del team italiano sono senza dubbi il capitano Fabrizio Donato e Giordano Benedetti. Al primo basta la misura d’apertura di 17,11 per la vittoria risultando l’unico atleta sopra i 17 metri seppur spinto da un vento troppo generoso di +3.3. Mentre l’ottocentista combatte fino all’ultimo metro completando un’incredibile rimonta ai danni del francese Bosse. Primato personale portato a 1’45”11, sufficiente per appena 3 centesimi alla vittoria.
Sale sul podio con il terzo posto Enrico Demonte che corre i 200m in 20”67, stessi punti portati da Yuri Floriani che dall’alto della sua esperienza gestisce bene una gara tattica concludendo in 8’40”47 i suoi 3000 siepi.
Un ottimo Claudio Michel Stecchi coglie lo stagionale valicando la quota di 5,45 nell’asta e agguantando un inatteso quarto posto. Eccellente la prestazione di Giulia Riva che in un’occasione così importante conferma i progressi stagionali andando ad eguagliare il primato personale di 23”30, quarto posto. Quarti anche i lanciatori Chiara Rosa con 17,88 di peso, Norbert Bonvecchio, 77,33 di giavellotto e Hannes Kirchler 59,03 di disco.
Quinto sui 110 ostacoli Hassane Fofana con 13”78 nella gara vinta dal russo Shubenkov capace di un 13”22 contro 2.6m/s di vento che gli vale comunque lo stagionale.
Dopo aver tenuto bene il ritmo delle più forti conclude sesta sui 5000 Silvia Weissteiner (16’15”09). Settima Margherita Magnani che si sottopone al doppio impegno con i 1500m (4’18”04).
Solo ottava Alessia Trost capace di cogliere lo stagionale di 1,94 in una gara in cui a pesare è il regolamento che prevede quattro nulli complessivi. E’ quindi obbligata a lasciar perdere la misura di 1,97 dopo il primo errore. Ottava è anche Tania Vicenzino con 6,29 di lungo.
Nei 3000m Stefano La Rosa viene inghiottito nel giro conclusivo per un nono posto finale (8’39”58), mentre Silvia Salis si deve accontentare di 67,80 di martello in una gara dal livello piuttosto alto.
Al suo esordio in squadra assoluta Giada Carmassi tiene bene e porta a termine il suo compito in 13”68 (-2.2) per la decima piazza sui 100hs.
Quando partono le staffette del miglio l’Italia è in corsa per il quinto posto conteso con la Gran Bretagna, per un risultato di squadra mai ottenuto prima. Si parte quindi con le donne, con formazione composta da Libania Grenot, Marta Milani, Elena Bonfanti e Chiara Bazzoni. Le ragazze sono brave a prendersi il quarto posto in 3’29”83. Le speranze sono quindi tutte riposte nella staffetta maschile. La 4×400 orfana di un componente fondamentale come Matteo Galvan punta tutto su Davide Re, Francesco Cappellin, Eusebio Haliti e Davide Manenti. Il loro 3’06”71 “condanna” l’Italia al sesto posto finale, arrendendosi davanti all’imbattibile – per noi – Gran Bretagna.
Nella foto: Giordano Benedetti (Giancarlo Colombo/FIDAL)
Che garona di Benedetti!