E’ alquanto curioso ciò che è accaduto negli ultimi giorni nel panorama atletico australiano: la federazione nazionale, infatti, ha chiesto un’indagine riguardo la finale del salto triplo maschile alle Olimpiadi di Mosca 1980.
Secondo l’Athletics Australia ci sono le prove scientifiche che in quell’occasione fu negata a Ian Campbell una medaglia d’oro che l’atleta australiano si sarebbe conquistato al terzo tentativo. Campbell era infatti atterrato fra il segno che indicava il record olimpico (17,39 m) ed il record del mondo (17,89 m), ma il suo salto fu annullato e la vittoria andò al portacolori dell’URSS Jaak Uudmäe con la misura di 17,35 m.
David Grace, presidente della federazione australiana, ha affermato che verrà presentato alla IAAF un report in cui appare evidente la validità del salto di Campbell e la relativa misura: 17,51 m con un errore assoluto di 4 cm al massimo.
La AA, inoltre, ha deciso di contestare addirittura l’ordine di arrivo dei 200 m femminili alle Olimpiadi del 1948: Shirley Strickland de la Hunty, che nella classifica ufficiale risulta quarta, sarebbe arrivata in terza posizione secondo la federazione australiana, che ha come prova della sua tesi una analisi del photofinish della gara fatta a posteriori. Proprio su questo argomento David Grace ha aggiunto: “In seguito all’esame del filmato dell’arrivo si vede chiaramente che Shirley Strickland de la Hunty ha concluso al terzo posto anche se con un margine sottile.”
Non ci resta che aspettare e vedere quale sarà la decisione della IAAF in merito a vicende ormai così datate ma tuttavia fortemente contestate e dibattute.