Per tutti gli amanti del ”track&field” la pista di atletica è una sorta di tempio, il luogo dove con fatica ci si allena e dove si gareggia: chi sul tartan, chi dalle pedane dei lanci, tutti gli atleti prima o poi passano di lì. Molte storie, di questi tempi, parlano di campi di atletica abbandonati per mancanze di fondi o non adatti all’allenamento di gruppi di persone. Chiaramente, la validità funzionale ed estetica di una struttura sono un motivo in più per poter riuscire ad allenarsi meglio, soprattutto per una questione pratica ma in parte anche psicologica.
E’ notizia recente quella che riguarda il Comitato Olimpico Internazionale che, assieme all’Associazione per lo sport e il tempo libero, ha assegnato alla pista di atletica della University of Southern Denmark il titolo di “Miglior struttura per lo sport all’aria aperta del mondo“: quella danese è, quindi, il miglior impianto sportivo adibito all’atletica di tutto il pianeta.
In occasione di tale nomina, è stato assegnato a Colonia un premio all’università e agli architetti Maria Keinicke e Flemming Overgaard Keingart, capaci di collaborare per dare un vita ad capolavoro sia per quanto riguarda la funzionalità, che per l’estetica. Un’opera, quella realizzata presso l’università danese, che è riuscita a “sconfiggere” altri centoventiquattro progetti che si contendevano il titolo: fra questi anche alcuni edifici costruiti per le Olimpiadi Invernali del 2014 a Sochi e per i prossimi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
“Un ambiente attraente che stimola i sensi“, ecco come è stato definito dalla giuria il complesso costruito a Odense, terza città più grande della Danimarca con i suoi 191mila abitanti e paese che ha dato i natali all’autore di fiabe Hans Christian Andersen.
Come si può vedere dalla foto, l’interno della pista è pieno di attrezzature, percorsi alternativi e dislivelli che permetto agli atleti di eseguire gli allenamenti più svariati senza dover uscire dal campo. Il tartan inoltre continua anche fuori dalla pista per chi ha bisogno di un circuito più lungo. I lanci hanno un campo dedicato proprio accanto alla pista, ad eccezione del lancio del peso che non necessitando di grandi spazi è stato inserito nell'”Athletic Exploratorium”
Gli architetti si dicono molto orgogliosi del riconoscimento: “Abbiamo trascorso gli ultimi otto anni cercando di creare cornici ideali per lo sport e il movimento. Siamo orgogliosi di aver contribuito per creare le basi per l’architettura sportiva danese, che è tra le migliori al mondo.”
“Il premio che ci è stato attribuito è una forte prova di ciò che siamo in grado di fare in Danimarca in questo settore” ha aggiunto Esben Danielsen, il nuovo direttore della Engineering Foundation, che sviluppa e sostiene la costruzione di edifici per lo sport; a dire il vero sembra proprio così, quello di Odense è per ogni amante dell’atletica un complesso da favola, anzi, da fiaba!