Nel giro di una settimana la Russia ha perso due medaglie olimpiche provenienti dalle Olimpiadi di Pechino 2008; il CIO ha rianalizzato 454 campioni provenienti dai Giochi cinesi e due di questi sono risultati essere di atlete impegnate nella 4×100 e nella 4×400.
La 4×100 russa vinse l’oro alle Olimpiadi del 2008 ma dopo che la velocista, che nella stessa occasione arrivò 8^ sui 200m, Yulia Chermoshanskaya è stata trovata positiva a una sostanza proibita, il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso di riassegnare le medaglie. L’oro passa al Belgio, l’argento alla Nigeria e il bronzo al Brasile.
Stessa sorte anche per la 4×400 che arrivò invece al secondo posto. L’atleta che non ha passato la nuova rianalisi dei campioni è stata Anastasiya Kapachinskaya. Come per la staffetta sulla distanza più breve il podio è stato cambiato spostando dal terzo al secondo posto la Giamaica e dal quarto al terzo la Bielorussia.
Altri due atleti russi sono poi risultati positivi agli steroidi anabolizzanti; Alexander Pogorelov, quarto nel decathlon, e Ivan Yushkov, decimo nel peso. I risultati di entrambi gli atleti sono stati annullati.
Foto REUTERS/Jerry Lampen