A chiudere le gare di atletica come di consueto è la gara dei 42,195 kilometri della maratona, con ben tre atleti azzurri al via: Daniele Meucci, Stefano La Rosa e Ruggero Pertile.
Alle ore 9.30, orario brasiliano della partenza, sul Sambodromo c’è un incessante pioggia che bagna i quasi 150 atleti che hanno preso il via alla gara che è presente fin dalla prima edizione dei giochi olimpici moderni.
Si inizia subito forte, anche grazie alla temperatura che lo permette. Passaggio ai primi 5km in 15’31, media di 3’06 al km con un gruppone di 50 atleti racchiusi in 5 secondi in cui sono presenti anche i nostri Meucci, Pertile e La Rosa a 5 secondi dalla testa della corsa, rispettivamente 41°, 42° e 47°.
Ai 10 km il passaggio è di 31’08; a guidare il gruppo c’è l’iridato eritreo Ghirmany Gebreselaisse. Il gruppone si inizia a sfaldare e gli italiani perdono i primi contatti. Passaggio in 31’15 per Pertile 51°, 31’16 per Meucci 54° e 31’17 per La Rosa.
Tra il 10° e il 15° km è Eliud Kipchoge a provare a fare un leggero strappetto, ma il gruppo lo segue ancora intatto, anche se allungato. Passaggio in 46’53 per i primi. Nelle retrovie del primo gruppo Ruggero Perile, 31° e Stefano La Rosa 61° con un ritardo di una decina di secondi. Si ritira al 14° kilometro Daniele Meucci a causa di una distorsione al piede durante la corsa.
Inizia a calare la pioggia dopo circa un ora di gara. Con coraggio è il britannico Callum Hawinks a prendere l’iniziativa per il gruppo e dalla 32^ posizione del 15km risale in testa e passa in 1h02. A 16 secondi si trova Pertile 52° e 61° La Rosa con passaggio in 1h03.
Dopo il passaggio a metà gara i migliori iniziano a staccarsi dal gruppo e da 5o unità nel gruppo di testa le unità si riducono a una ventina con il passaggio dei primi atleti in 1h18’14. 1h18’56 il passaggio del primo azzurro Ruggero Pertile 50°, mentre Stefano La Rosa è 58° e passa in 1h19’45.
Il passaggio al 30km è decisivo: sono 7 gli atleti di testa con tutti e tre i keniani, l’ugandese Mutai e l’americano Rupp. L’azione verso 10km dall’arrivo inizia a farsi ancora più insistente e si iniziano a staccare unità dai sette: prima tocca a Mutai, poi a Korir e all’etiope Berhanu.
Al 40° km la medaglia d’oro sembra assegnata al Kenya; Eliud Kipchoge procede infatti con un vantaggio di 44′ sull’etiope. 12′ separano invece Lilesa e Rupp.
Vince Kipchoge con il tempo di 2h08’44. Secondo Lilesa con un ritardo di 70” e terzo Rupp che non riesce a chiudere su Lilisa ma supera il traguardo con il record personale di 2h11’15.
Primo azzurro al traguardo è Ruggero Pertile che arriva 39° mentre Stefano La Rosa è 57°. Peccato per il ritiro prematuro di Meucci che avrebbe potuto dir la sua per un piazzamento.
Nella foto: Ruggero Pertile (Giancarlo Colombo/FIDAL)
Ritardo di 70 minuti???
Ops, secondi! Corretto 🙂