Si è espressa ieri la procura anti-doping del CONI sul caso Schwazer chiedendo che al marciatore altoatesino venga attribuita la massima pena, ovvero 4 anni di squalifica.
Una richiesta che stupisce e lascia perplessi poiché di solito in caso di prima positività e confessione senza dover effettuare le contro analisi la squalifica ammonta a soli due anni.
Tuttavia in questi mesi sono emersi altri particolari che Schwazer aveva omesso in conferenza stampa. Si è scoperto infatti che Alex oltre al famoso EPO possedeva anche altri medicinali basati sul testosterone, ma soprattutto che la commissione internazionale anti-doping stava facendo accertamenti sul marciatore a causa di valori ematici “strani” riscontrati a febbraio (quindi molto prima delle Olimpiadi) grazie all’uso del passaporto biologico. Questi dati non erano accessibili agli organi di competenza italiani a causa della legge sulla privacy.
Con l’inizio del nuovo anno si terrà il processo in cui verrà ufficializzata la sentenza che metterà al bando fino al 2016 Alex Schwazer, che nonostante tutto ha commentato: ”Sono sorpreso e amareggiato dalle richieste della Procura antidoping, che non ha preso in considerazione il comportamento corretto, da me tenuto negli anni passati, oltre alla mia confessione e collaborazione fattiva con la giustizia sportiva, sin dal momento della positivita’.
Qui di seguito è trascritto il comunicato trasmesso dal CONI:
L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto il seguente provvedimento:
– deferimento dell’atleta Alex Schwazer (tesserato FIDAL) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per la responsabilità in ordine alle seguenti violazioni: art. 2.1. del Codice WADA in virtù della positività per presenza di Eritropoietina ricombinante al controllo disposto dalla WADA in data 30 luglio 2012 a Racines, art. 2.2. del Codice WADA in relazione alle anomalie riscontrate nei valori del Passaporto Biologico, art. 2.6. del Codice WADA per acquisto e possesso di sostanze dopanti (Eritropoietina e Testosterone) e l’art. 3.2. delle Norme Sportive Antidoping per essersi avvalso della consulenza / prestazione professionale di un soggetto inibito dall’ordinamento sportivo, con richiesta di squalifica per 4 anni.
è giusto punire il doping…ma 4 anni non si danno neanche agli stupratori. Lui è solo un ragazzo che ha sbagliato perchè debole spicologicamente,almeno in quel periodo! Secondo me,quindi,4 anni sono molti,andrebbero già bene 2 anni.
a questo punto che siano 2, 4 o 20 cambia poco.. Alex ha deciso di smettere di fare atletica e adesso ha solo bisogno di tranquillità per ritrovare sè stesso
alex. e un grande marciatore fortissimo e il mio idolo ma 4 anni cazzo!
tanto lui dichiarò di smettere l’attività agonistica quindi possono anche essere 10 anni!
Andrebbero bene 2 anni se non avesse avuto ulteriori sorprese e non fa molta differenza se vuole smettere o no. Se smettesse è lo stesso con una penda di 2 o 4 anni, ma è stato dato 4 anni per dire che chi sbaglia paga giovane o non giovane che sia perché comunque essendo seguito da molti fan deve dare l’esempio, soprattutto ai più giovani. Così come ha fatto credeva di scamparla ed avere solo i 2 anni ma ha solo rimandato l’inevitabile grazie alle leggi italiane. Uno che è in nazionale deve dare l’esempio e se anche smette vanno bene 4 anni.
Una seconda opportunità va data a tutti a anche a chi commette gli errori più gravi, e 4 anni mi sembrano esagerati almeno lui ha ammesso il suo sbaglio non come Chambers che si è permesso pure di scrivere un libro dove confermava di aver fatto uso di tutti i doping immaginabili e inoltre prendendo come squalifica solo 2 anni.
Comunque mi sembra esagerato 4 anni perché il caso Gatlin negli USA ha detto che ha preso di tutto per andare più forte; lui sì che doveva essre squalificato non per un tempo determinato ma a vita, ma no adesso lui si permette pure di participare e di arrivare 3 alle olimpiadi perché nessuno lo rimprovera.
Chi sbaglia deve pagare! Purtroppo per lui in italia è una mosca bianca, in atletica capita una squalifica x doping ogni10anni! Se avesse fatto un’altro sport dove si pedala il clamore sarebbe stato molto minore!