Lo sloveno Mitja Kosovelj mette il sigillo sulla settima edizione della EuroMarathon, la prima nella nuova veste di eco-trail della penisola di Muggia. Lo fa in modo perentorio, chiudendo virtualmente la corsa già al 6° km, dopo aver fiaccato le resistenze del neozelandese Jonathan Wyatt e del piemontese Gabriele Abate, e andando a vincere in solitaria all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime, inconsueto traguardo di una manifestazione che la Fidal ha riconosciuto come “corsa in montagna lunghe distanze”.
Il nuovo percorso, ideato e tracciato da Luciano Comelli, presidente del Cai-Società Alpina delle Giulie di Muggia, ha messo tutti d’accordo. Alla partenza di Ancarano si sono presentati in 400, per affrontare i 23 km che dividono l’abitato sloveno dal traguardo italiano, raggiunto dopo aver attraversato strade di campagna, vigneti, uliveti e single track in mezzo al bosco. La particolarità di una corsa in montagna a ridosso del mare, a detta di tutti, ha reso l’EuroMarathon una corsa unica, con grandissimi margini di miglioramento e un appeal in grado di valicare i confini regionali e nazionali.
Il podio finale, non a caso, ha confermato il carattere internazionale della manifestazione organizzata dall’Evinrude, con i colori sloveni che hanno avuto la meglio su quelli neozelandesi e sul tricolore italiano.
Il terzetto di testa formato da Kosovelj, Abate e Wyatt ha preso il largo subito dopo lo sparo dello starter. Già al 4° km, però, Kosovelj ha provato a scalare qualche marcia, liberandosi definitivamente degli inseguitori al 6° km, sulla salita che porta al castelliere di Muggia Vecchia. Lo sloveno due volte campione mondiale di corsa in montagna lunghe distanze, così, ha corso buona parte della gara da solo, raggiungendo il traguardo finale in 1h28’47”. Molto più combattuta si è rivelata la lotta per il secondo posto, con Abate e Wyatt che si sono affrontati a viso aperto, conoscendo molto bene le reciproche caratteristiche di corsa. I due si sono dati il cambio fino alla fine, con Abate più forte in discesa e Wyatt più a suo agio in salita. A 3 km dall’arrivo, infatti, lungo l’ultimo tratto in pendenza, Wyatt ha approfittato di un calo fisico dell’azzurro, staccandolo e andando a chiudere al secondo posto in 1h30’56”. Abate, pluricampione italiano e mondiale a squadre di questa disciplina, si è dovuto accontentare della terza piazza, strappata in 1h31’38”.
Alle sue spalle, in 1h32’33”, il triestino David Daris (Podistica Fiamma) ha dimostrato di essere in uno stato di grazia, battendo il concittadino del Marathon Riccardo Sterni (1h34’10”), già vicecampione mondiale Juniores di corsa in montagna, e riuscendo a contenere il distacco dai primi tre classificati, veri e propri guru del trail running.
La gara femminile, invece, ha avuto una sola protagonista: Antonella Confortola, olimpionica e plurimedagliata nello sci di fondo, sposata da quattro anni con il neozelandese Wyatt, fenomeno mondiale della corsa in salita, già olimpionico nei 5000 metri e nella maratona. La trentottenne di Cavalese si è da qualche anno riconvertita alla corsa in montagna, diventando campionessa mondiale delle lunghe distanze nel 2013. Dopo 1h48’16” di fatiche ha tagliato il traguardo muggesano, anticipando nettamente la slovena Andreaja Godec (1h58’19”) e la triestina Eva Paternoster (Gs Val Rosandra/2h07’06”).
Il successo della kermesse sportiva organizzata dall’Evinrude è stato completato dalla marcia non competitiva di 7 km, platonicamente vinta da Matteo Redolfi (Atletica Aviano), dalla corsa con i cani (Damjan Zeric con Bara e Barbara Rink con Alba), e dalla marcia di 10 km organizzata dal Gs San Giacomo, vinta dall’inossidabile Fabio Ruzzier in 51’19”.
ottima prestazione dello sloveno Mitja