Non è una cosa anomala che molti sprinter vengano reclutati per partecipare alle gare di bob, su tutti il più famoso è sicuramente stato Edwin Moses, il dieci anni imbattuto signore dei 400 hs, che dopo il ritiro dalle piste riuscì a vincere la medaglia di bronzo in una prova di coppa del mondo del 1994.
L’ultima a seguire le orme del grande Moses sarà la celeberrima ostacolista americana Lolo Jones, due volte consecutive campionessa mondiale indoor sui 60 hs ( 2008 e 2010) nonchè favorita alle Olimpiadi del 2008 che, sfortunatamente, finì la sua gara sul settimo ostacolo, giungendo penultima.
Nel 2011 le sfortune della Lolo Jones si concretizzano quando gli viene diagnosticata una patologia spinale (midollo ancorato) che la costringe a sottoporsi ad un intervento chirurgico molto delicato da cui ne esce completamente ristabilita. Nel 2012 riesce a qualificarsi per le Olimpiadi di Londra ma i fasti cronometrici del 2008 sono lontani e le avversarie molto forti ed in forma, finendo così per giungere quarta, comunque, col primato stagionale.
Dal 2013, pur sostenendo di prepararsi per Rio, Lolo Jones ha deciso di aprirsi nuove strade, partecipando alle selezioni ( con la presenza anche di Lauryn Williams, due volte oro alle Olimpiadi), per la squadra olimpica di bob. La bionda ostacolista è stata subito inserita nel gruppo e portata a gareggiare ai mondiali di St. Moritz, dove vince subito l’oro nel bob a due.
Dopo questa nuova grande prestazione, anche se non sono gli ostacoli, la ricerca di un altro oro olimpico per Lolo Jones è appena iniziato ed ha come destinazione Sochi. Buona fortuna Lolo.
Foto AP Photo/Mike Groll