Ci diamo una svegliata o no?!
Le prove multiple sono sempre una sorpresa e se non le guardi, se non le vivi ti perdi un gran bel pezzo di sport.
Sabato e Domenica, per esempio, è stata una delle gare più belle, più equilibrate e incerte a cui abbia mai partecipato. È stata semplicemente fantastica, come tutte le gare di prove multiple che si fanno durante la stagione. Come? Tu, tesserato FIDAL, non hai mai visto una gara di prove multiple?! Non sai cosa sono?! Forse qui c’è qualcosa che non va e la cosa mi lascia attonito e deluso.
Ogni volta quando entro in campo mi trovo faccia a faccia con incoscienti gladiatori e spavaldi combattenti, avversari determinati e impavidi guerrieri. Nei loro sguardi si legge la consapevolezza di avere 7 o 10 prove da prendere di petto, da affrontare a testa alta. Quando scendono in pedana o si preparano sui blocchi, un brivido non può non correrti lungo la schiena vedendo le loro facce percorse da lampi di grinta e ombre assassine.
Io mi sento parte di questo gruppo, di questa famiglia, ed è la cosa più bella. Forse le nostre gare non brilleranno certo per la tecnica. Forse non saranno allo stesso livello degli “specialisti”. Forse saranno la fiera dell’ignoranza. Ma mamma mia ragazzi, che gruppo che siamo! Quanta passione e quanta voglia di mettersi in gioco che dimostriamo!
Li conosco tutti molto bene. Molti sono, o sono stati, miei compagni di allenamento. Con loro condivido la fatica durante l’impresa, la gioia per il successo, il rammarico per una disfatta. Ogni volta.
So bene cosa ci sta dietro: la determinazione di non mollare mai, di dimostrare che si può sempre migliorare in tutto, anche in ciò che non si credeva possibile, ma soprattutto, la consapevolezza di essere sempre considerati come il “fanalino di coda” dell’atletica italiana. So bene cosa provano questi leoni, e vi posso dire che sono le mie stesse emozioni.
Li conosco bene, signori.
Aprite gli occhi e rendetevi conto che non siamo FIGHETTE! Noi non siamo ultimi a NESSUNO!
Siamo l’atletica. Cazzo!
Dovevo dirlo.
Nelle foto: Simone Cairoli esulta per il titolo italiano di Prove Multiple Indoor a Padova e la classica foto di gruppo a fine gara (Daniele Dal Mas/atletipercaso.net)