La Milano SuisseGas Marathon di questa mattina, non tradisce le attese e si conferma una delle maratone top in Italia con circa 14.000 partenti. La giornata parte con i migliori auspici in fatto di clima: 15 gradi e bel tempo accolgono la marea di runner che attendono il colpo dello starter alle ore 9:00.
La corsa, giunta alla 14^ edizione e organizzata dal gruppo RCS Sport – La Gazzetta dello Sport, assegnava i titoli italiani assoluti e master sulla distanza e proponeva parallelamente anche la corsa organizzata per staffetta (Relay Marathon). Forse per questo sono 68 i paesi stranieri rappresentati: cinesi, indiani, coreani, pakistani, cileni, oltre agli europei, hanno dato lustro internazionale alla manifestazione, ma il podio della gara principale è cosa africana.
Non ci sono rivali per il keniano Francis Kiprop che con 2h08’53” è il primo a tagliare il traguardo, grazie ad una gara abbastanza costante, con passaggio in 1h03’36” alla mezza e seguito a quasi 2′ di distacco, da Stephen Kipkemei Tum che paga sul finale di gara, il passaggio a metà gara del conterraneo.
Ma è il giorno di Danilo Goffi. Sembra ieri quando a Torino stampava 2h11’12’’ e a 42 anni suonati, ha messo in riga tutti i suoi concorrenti, annunciandolo sin dall’intervista in conferenza stampa del giorno prima, dichiarando i suoi 2 obiettivi di oggi : diventare campione italiano di maratona e imporsi all’attenzione per la convocazione agli Europei di Zurigo. 2h17’20”. Obiettivi raggiunti e 6° posto assoluto. Il secondo degli italiani è Renè Cuneaz con 2h20″03″, seguito da Giovanni Grano in 2h27’38”.
Neanche a dirlo, nella gara femminile doppietta keniana davanti 2h28’40” per Visiline Jepkesho e 2h34’49” per Monica Jepkoech. Poi arriva una coppia etiope con Tafa Megersa Mergertu e Tsegaye M. Beyene subito dietro la seconda keniana. Per trovare un italiana e nominarla poi campionessa italiana bisogna scorrere la classifica sino al sesto posto. E’ Claudia Gelsomino dell’Atletica Palzola una SF45 che conclude 2h51’22”, segno che per correre ancora a buoni ritmi e sostenere l’atletica, spesso bisogna ricorrere alle categorie master.
Completano il quadro, la vittoria nella staffetta della squadra del “Deejay training center“, tra le cui fila si poteva annoverare l’onnipresente conduttore radiofonico Linus, il campione olimpico di Atene 2004 Stefano Baldini, il CT della nazionale di ciclismo Cassai e un radioascoltatore, tale Max Gherardi selezionato attraverso un concorso su Facebook.
Ora rimane da districare la matassa delle convocazioni per Zurigo. Con un Goffi così in forma, uno Scaini che oggi non conferma le attese, qualche esordiente che si mette in luce all’ultimo momento, seppur senza minimo, aspettiamo con trepidazione la lista finale.