E’ stato un caldo e lunghissimo fine settimana quello svoltosi allo stadio Primo Nebiolo di Torino, dove i Campionati italiani Outdoor 2014 J/P hanno mostrato i migliori talenti d’italia, alcuni confermando la grande condizione, altri inserendo il proprio nome tra la lista dei grandi.
A dare inizio alle danze, e direi senza alcuno sforzo, è stato Daniele Secci , a cui basta un solo lancio valido, il primo, per ottenere il titolo nel lancio del peso PM, con 18,14m.
Lotta sfrenata quella che invece ha avuto luogo nel salto in lungo maschile e femminile promesse; la kermesse di salti tra Stefano Braga e Riccardo Serra si è conclusa dopo un continuo rincorrersi a favore del piacentino Braga, il quale al quarto turno piazza un 7,48m che beffa, per modo di dire, Serra che al quinto salto arriva fino a 7,47m. Meno sostanziosa ma molto più psicologica tra le donne, dove Dariya Derkach non riesce a trovare la rincorsa giusta per mettere l’ipoteca sul titolo, dando così l’opportunità ad Anna Visibelli, in gran forma, di sfruttare ogni salto fino all’ultimo. Proprio al sesto turno la saltatrice aretina trova il 6,21m che le dà la gioia di fregiarsi del titolo italiano.
E mentre si salta in lungo, alle due estremità dello stadio Nebiolo, Desiree Rossit, si prende il titolo del salto in alto Promesse con 1,83m mentre Sara Jemai (PF), con una gran spallata, scaglia il proprio giavellotto fino a 53,31m, lasciando le altre a lottare per il secondo posto.
Lo sprint è di lusso sulla pista celeste di Torino, che a detta di molti, restituisce una spinta veramente portentosa; ne approfittano quindi i finalisti dei 100m, prima fra tutti Irene Siragusa che si impone con un 11″58 tecnicamente corso benissimo, arrivando così al primo titolo italiano; stessa sorte per Lorenzo Bilotti, che firma la sua vittoria con 10″49, pochi centesimi più dei CNU milanesi di due settimane fa. Ad impressionare è però il “velocista tascabile” come più volte ha ripetuto lo speaker, Luca Antonio Cassano, capare di correre il rettilineo in 10″47, lasciandosi dietro Simone Pettenati miglioratosi con 10″53. Tra le junior donne, Johanelis Herrera Abreu conferma la propria supremazia, involandosi sul traguardo in 11″71, troppo veloce per tutte le altre.
La prima giornata si è quindi conclusa con la sfida tra Vito Minei e Francesco Fortunato, con Minei che a tre giri dalla fine prende il controllo su Fortunato che ha tirato tutta la gara, portando il proprio vantaggio fino alla fine col tempo di 40’53″33, 8 secondi in meno di Fortunato ma entrambi al personale. Contemporaneamente si è svolta la gara Juniores, nella quale Andrea Agrusti beffa Gregorio Angelini tagliando il traguardo in 44’27″78.
La seconda giornata si è aperta presto, essendo quella con il maggior numero di titoli da assegnare e con un programma gare lungo quasi 12 ore.
Si parte quindi col martello JM, in cui il favorito Eric Fantazzini deve lasciare il passo a Marco Cozzoli, il quale riesce di gran carriera ad arrivare più lontano di tutti con 63,13m; così come Giulia Camporese, vincente tra le martelliste junior con 57,09m. In concomitanza la pista era occupata dalla gara femminile di Marcia, che ha visto trionfare Eleonora Dominici tra le Junior in 49’27″02 e Federica Curiazzi tra le promesse con 46’52″89.
Questo però è il gran giorno dei 400 e degli ostacoli veloci.
Giro di pista; il primo nome da citare è quello di Davide Re, che tornato dall’esperienza di allenamento insieme a LaShawn Merritt in Florida, ha iniziato la propria forte progressione dai 200 in poi, facendo il vuoto dietro di sè e piombando sul traguardo con l’occhio al cronometro che segna 46″34, nuovo PB e prima prestazione assoluta dell’anno, vincendo la sfida con Michele Tricca e Marco Lorenzi, che ormai si rinnova anno dopo anno fin dal Criterium cadetti di Roma 2008; ” il Re è tornato” . Per le femmine, il tappeto rosso spetta di diritto ad Ilenia Vitale, junior classe ’95 che riesce a sorprendere Lucia Pasquale, imponendosi di gran carattere con un 53″87 statisticamente e storicamente importante per l’atletica italiana.
Passando ai 110 hs, questa volta a spuntarla nella sfida Lorenzo Perini – Hassane Fofana è stato il giovane portacolori dell’aeronautica, il quale dal sesto ostacolo in poi è riuscito a far prevalere la propria velocità, facendo segnare 13″77, minimo per i campionati europei di Zurigo, un centesimo meglio di Fofana.
Sembra invece la fotocopia del giorno precedente la sfida nel salto in lungo junior maschi, dove Harold Barruecos al terzo turno fa 7,61m, costringendo Filippo Randazzo a tentare il tutto per tutto in ogni salto, fino al 7,60m che lo relegherà al secondo posto ma che comunque vale come minimo per i campionati mondiali di Eugene. Salta lontanissimo anche Daniele Cavazzani, che ha ragione su Riccardo Appoloni, fermatosi a 15,99m e costretto a lasciare il passo al 16,21m di Cavazzani.
Gran festa per Jasmine Al Omari nel salto in lungo JF ed Eugenio Rossi nel salto in alto PM: la prima riesce ad azzeccare un gran salto a terzo turno cogliendo il PB di 6,09m che le darà la vittoria su una Anastassia Angioi ancora lontana dalla forma migliore; Rossi invece splende in pedana, raggiungendo la vetta a 2,21m, cogliendo quindi il titolo tricolore.
E mentre i titoli sopra detti venivano assegnati, anche Sebastiano Bianchetti e Roberta Bruni si aggiudicavano rispettivamente il lancio del peso JM con 18,51 ed il salto con l’asta PF con 4,25m.
Finiamo quindi la seconda giornata in bellezza col mezzofondo, che alle manifestazione importanti di solito fa prevalere la tattica, ma che comunque ha mostrato il ritorno alla vittoria di atleti come Emilio Perco, che controlla sugli 800m, e chiude la propria fatica in 1’49″66, così come controlla anche Irene Baldessarri che col tempo di 2’09″13 si incorona campionessa italiana degli 800 PF.
Arriviamo quindi alla terza ed ultima giornata della rassegna nazionale, nel segno della doppietta per Irene Siragusa e Johanelis Herrera Abreu, le quali fanno loro anche la gara dei 200 dopo quella dei 100, imponendosi sulle altre rispettivamente con 23″91 e 24″01.
Gran botta nel lancio del disco promesse donne, dove Natalina Capoferri mette in fila le avversarie al quarto turno con 53,28.
Mattia Contini aggiunge finalmente al proprio palmares il titolo italiano dei 400 hs che, un po per problemi fisici ed un po per sfortuna, non era mai riuscito a fare proprio ma arrivato adesso al primo anno di categoria col tempo di 51″38; sotto i 52 secondo ci va anche Luca Cacopardo, che firma il suo minimo per Eugene con 51″29.
Anche le quattrocentiste con barriere donne non sono state da meno, con le vittorie della junior Ayomide Folorunso (59″15) e la Promessa Raphaela Lukudo (59″46).
Eseosa Desalu non delude le aspettative sui 200 m promesse,vincendo agilmente in 21″01, così come ribadisce la propria supremazia sulla distanza Jacopo Spanò, con 21″37.
Preferendo il triplo al lungo, Ottavia Cestonaro riesce a tenere a bada l’altra azzurrina Benedetta Cuneo con un salto di 13,44m, piazzato alla prima occasione disponibile. Grande sorpresa invece da Simone Dallavalle che riesce a intravedere i 16 m , allontanandosi però di 8 cm e chiudendo con lo stratosferico 15,92m che lo spedisce direttamente nell’Oregon.
E così, la rassegna tricolore passa nelle mani dei 1500, in cui Federica Del Buono ha cavalcato in solitario con passo deciso ed autoritario col gran tempo di 4’12″65, a differenza della gara maschile promesse, dove il gruppetto dei partecipanti si è dipanato molto lentamente all’ultimo giro, da cui è uscito vittorioso Mohad Abdikadar in 3’44″83.
Grandi i nostri giovani e grande la nostra atletica giovanile!
Al link qui sotto potrete vedere tutte le foto che hanno scattato i nostri due mitici fotografi Andrea Renai e Federico Gusberti.
Foto dei Campionati Italiani Individuali Junior/Promesse 2014 – Torino 06 e 07 e 08/06/14
Alla prossima!
Foto beta mentor bellissime, ma quelle dei 400 ostacoli non ci sono ?
Possibile che nessuno abbia fatto neanche una foto del giavellotto Juniores???