DIAMOND LEAGUE: Bartoletta oltre i 7m nel lungo a Oslo, Perkovic, Claye e Lavillenie imbattibili

sandraperkovichDopo la memorabile tappa di Roma, la Diamond League approda ad Oslo, nella capitale norvegese erano tanti i temi a tenere banco dalla gara del salto in alto femminile con l’attesissima Blanka Vlasic alla sfida tra i giganti del giavellotto, specialità molto in voga nei paesi scandinavi.

Ma tutto comincia come al solito quando nella gabbia del disco ci sono le donne. Sandra Pekovic non ha avversarie e lo dimostra ulteriormente ad Oslo vincendo la gara con un normale per lei 67,17m.

Dopo il Golden Gala e il Prefontaine Classic si rinnova la sfida nel triplo tra Will Claye e Christian Taylor; cambia la pedana ma il risultato non cambia è sempre il saltatore con il cappellino al contrario ad atterrare più lontano, fino ad un 17,41 che Taylor può solo provare ad avvicinare con il suo salto da 17,15m.

Nel salto con l’asta Renaud Lavillenie si conferma imbattibile valicando l’asticella a quota 5,77m; si ferma una misura sotto, a 5,70m, il tedesco Malte Mohr che non riesce ad impensierire il re indiscusso della specialità.

Si alternano sul gradino più alto del podio i pesisti, a Oslo è la volta dello statunitense Joe Kovacs che scaglia il peso da 7,260kg a 21,14m, vicini il tedesco David Storl e Reese Hoffa che mancano la vittoria rispettivamente per 6 e 7 centimetri.

In una delle gare di contorno si ripropone sulla sua undicesima disciplina Ashton Eaton, il superuomo delle prove multiple, vincendo i 400hs con l’ottimo tempo di 49″16.

Nella attesa gara del salto in alto donne Mariya Kuchina nega la gioia della vittoria a Blanka Vlasic al ritorno alle competizioni: entrambe le atlete superano 1,98m ma la russa ha meno errori della croata e può così festeggiare la vittoria.

Ancora Kaliese Spencer nei 400hs, la jamaicana porta a casa un altra vittoria, anche se stavolta però se la deve sudare: infatti l’atleta del Bahrain, Kemi Adekoya, chiude in 54″96 a soli due centesimi dalla campionessa caraibica.

Si vola sempre più lontano nel salto in lungo femminile e a farlo è Tianna Bartoletta, l’atleta americana vola per la prima volta sopra i 7 metri ed è l’unica ad avere superato la misura quest’anno. Dopo un buon primo salto a 6,69m Tianna atterra a 7,02m per poi decidere di non saltare ulteriormente per evitare rischi.

Come al Golden Gala è il keniano Jairus Kipchoge Birech a fare sua la gara dei 3000 siepi siglando anche la nuova WL con l’ottimo crono di 8’01”37.

Ancora mezzofondo e ancora atleti che concedono il bis dopo il Golden Gala Pietro Mennea. Stiamo parlando di Eunice Jepkoech Sum, l’atleta proveniente dal Kenia vince gli 800m in 1’59”02, vicine a lei Ajee Wilson e Jessica Judd, entambe sotto i 2 minuti (rispettivamente 1’59”68 e 1’59”77).

teropitkamakiLa gara più attesa della serata non va per il verso giusto per i tifosi presenti al Bislett Stadium, infatti l’idolo di casa Andreas Thorkildsen non è affatto in giornata e chiude all’ultimo posto con la misera misura di 72,70m, per fortuna del pubblico Tero Pitkamaki e Julius Yego se le danno di santa ragione e quando il keniano fa volare il giavellotto lontano all’ultimo lancio c’è aria di sorpasso ma la misura dice 84,17m, il finnico si era spinto un centimetro oltre: a 84,18, si salva così l’esperto Pitkamaki e può godersi la bella vittoria nella terra del giavellotto.

La gara che gi italiani aspettavano era invece quella dei 400m donne in cui era impegnata Libania Grenot, la panterita corre bene e chiude quarta in 51″79; davanti serve il fotofinish per decretare la vincitrice, sul filo di lana è Novlene Williams-Mills a battere Natasha Hastings entrambe chiuderanno in 50.60s.

Altre due World Leading arrivano dalle successive gare. Nei 5000m l’etiope Yenew Alamirew migliora anche se di soli 14 il limite stagionale, davanti all’ex leader Ndiku e ad un ottimo Galen Rupp, terzo in 13’03”35 mentre nei 110hs si migliora ancora Pascal Martinot-Lagarde; il transalpino scende a 13″12 pareggiando anche il suo primato personale.

Torna alla vittoria Allyson Felix, la bella americana piazza la zampata nei 200m chiudendo, con la sua corsa esteticamente perfetta, in 22″72.

Il leader stagionale del miglio si conferma lui, il gibutiano Ayanleh Souleiman che riesce a vincere in una volata tiratissima la prova in 3’49”49, costringendo alla resa Nick Willis, Homiyu Tesfaye ed Henrick Ingebrigsten, quest’ultimo al record di Norvegia (3’50”72).

A chiudere la serata la prova di velocità pura, i 100m maschili. Non ci sono però i soliti grandi nomi e allora il più bravo ad approfittarne è il trinidegno Richard Thomson che con 10″02 batte di 2 centesimi Jimmy Vicaut.

Finita una tappa ne arriva un’altra, infatti si torna in pista con la Diamond League già Sabato 14/06 nella grande mela, a New York, con l’Adidas Grand Prix dove sono attesi anche due italiani: Margherita Magnani e Marco Fassinotti.

Nelle foto: Sandra Perkovich e Tero Pitkamaki (Mark Shearman/Athletics Images)

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