E’ stato il vento il protagonista indiscusso della 19^ edizione del Meeting Internazionale “Via col…vento”, per la 11^ volta appartenente al circuito EAP (Ente europeo di Promozione dell’Atletica). La giornata è stata caratterizzata da folate improvvise anche da 4m/s, condite inizialmente anche da un po’ di pioggia.
319 atleti provenienti da tutto il mondo hanno registrato la loro presenza allo stadio Crestella di Donnas (AO), impreziosendo la manifestazione con alcuni risultati di rilievo, su tutti il 10″23 di Ramon Gittens (BAR) con cui ha vinto la Finale 1 dei 100m uomini seguito da Tre Houston (BER) in 10″50. Terzo e primo degli italiani Maurizio Checcucci (10″59). Nella stessa distanza la statunitense Barbara Pierre ha sfiorato la barriera degli 11″ di soli 9 centesimi, staccando la connazionale Jernail Hayes che chiude in 11″62.
Con il vento in vento in poppa a +4,6m/s ben tre atleti sono riusciti a scendere sotto i 21″ nei 200m, con le prime due posizioni occupate dalle punte italiane della specialità Diego Marani (20″51) ed Enrico Demonte (20″71). Dietro di loro lo svedese Alexsander Brorssons non va sotto i 20″83. Anche le donne sono state aiutate dal vento, con Jernail Hayes che si prende la rivincita vincendo il doppio rettilineo in 23″36, seguita da Joey Duck (GBR) in 23″44, già quarta nei 100m.
Ottime anche le prove degli ostacolisti dei 100hs e 110hs. Nella gara femminile Kilye Robilliard (GBR) e Tale Orving (NOR) superano con scioltezza le barriere tagliando il traguardo rispettivamente in 13″55 e 13″93 seguite da Sara Zanaboni in 14″37. Finale tutta straniera invece per gli uomini, con Greggmar Swift (BAR) primo sul traguardo in 13″63. Seguono l’ungherese Daniel Kiss (13″88) e ancora Brorssons (13″98) ancora sul terzo gradino del podio.
Ma non è stata solo velocità a Donnas, anche il campo ha attirato l’attenzione degli spettatori, con dei lanci niente male.
Sicuramente degno di nota è il 19,94m nel peso di Orazio Cremona, che a dispetto del nome è sudafricano. Migliora il suo personale stagionale Giovanni Faloci, che stavolta fa atterrare il disco a 62,07m all’ultimo lancio. Sopra i 60m anche i due sudafricani Victor Hogan (61,24m) e Russel Tucker (61,05m). Non va oltre i 59,37m Hannes Kirchler. In campo femminile è la britannica Lally Jade ad aggiudicarsi il concorso con 57,64m.
Nel salto con l’asta femminile sono tre le atlete che si fermano a 4,80m, ma è la torinese Helen Falda ad avere meno errori nella progressione e ad aggiudicarsi il primo posto. Peccato per le condizioni climatiche che non le hanno permesso di migliorare e il recente personale di 3,95m fallendo le tre prove a 4.00m.
Da segnalare anche le prestazioni negli 800m del sudafricano Rynhardt Van Rensburg e della statunitense Erika Veidis, rispettivamente a 1’48″72 e 2’04″72.
Intanto complimenti a tutti, e poi volevo chiedere se il meeting aveva i minimi (anche se mi sembra scontata come domanda)….