Un attesissimo quanto anonimo ritorno di Usain Bolt sulla pista nella penultima giornata di gare dei Commonwealth Games.
Accompagnato dalla solita fanfara al suo ingresso in stadio, nonostante le scottanti dichiarazioni di due giorni fa che non lodavano particolarmente i Giochi dal punto di vista organizzativo, il campione giamaicano saluta, saltella e applaude il pubblico. In gara non si impegna eccessivamente: nella seconda batteria della 4x100m corre l’ ultima frazione ed è già primo quando gli arriva il testimone; distanzia di qualche metro l’ atleta nigeriano che lo segue e percorre gli ultimi quaranta metri in allungo. Il tempo sul cronometro è 38″99 per una Jamaica che ha schierato una staffetta provvisoria composta, oltre che da Bolt, da Kimmari Roach, Julian Forte e Nickel Ashmeade. In finale Bolt e compagni dovranno affrontare un agguerrita Trinidad e Tobago, che sigla il miglior tempo di qualificazione con 38″33.
Se nella gara femminile il podio si è giocato in un secondo, nei 10.000 metri uomini il primo, secondo e terzo posto si sono giocati in un solo decimo! In una competizione tiratissima si son dovuti combattere il metallo più prezioso l’ ugandese Moses Kipsiro, il kenyano Josphat Bett e il canadese Cameron Levins. All’ ultimo giro è partita una volata mozzafiato e nessuno dei tre sembrava cedere tanto che, negli ultimi metri, pareva di assistere ad una gara di sprint. Alla fine è stato Kipsiro ad aggiudicarsi l’ oro in 27’56″11, seguito da Bett (27’56″14) e Levins (27’56″23).
Non c’è storia, invece, nei 1oohs. L’ unica che poteva intralciare i piani della favorita Sally Pearson era l’ inglese Tiffany Porter che aveva ben fatto in batteria; ma anche lei deve arrendersi all’ australiana che vince con ampio margine la finale in 12″67, mentre la Porter chiude in 12″80. Terza la canadese Angela Whyte in 13″02.
Le lance Masai continuano a risuonare sugli scudi della bandiera kenyana, perchè nel fondo e nel mezzofondo questa nazione non ha davvero rivali. Nei 3000 siepi, infatti, tre atleti africani portano a casa le tre medaglie di specialità: sono Jonathan Ndiku (8’10″44), Jairus Birech (8’12″68) e Ezekiel Cheboi (8’19″73).
Tra i salti interessante il risultato nell’ alto femminile per l’ australiana Eleanor Patterson, che vince la gara a 1.94m. La Patterson è però ancora al suo primo anno di categoria juniores e possiede un personale di ben 1.96m che fallisce in finale di pochissimo. In considerazione della sua giovane età, questi risultati fanno ben sperare per il suo futuro.
In conclusione, è una finale in ombra quella dell’ asta maschile. Gli atleti non riescono a prendere il volo e il migliore, l’ inglese Steven Lewis si ferma a 5.55m soltanto. Lewis, che può vantare un personale di 5.82m, non era molto soddisfatto della sua gara ma si è dichiarato felice di portare a casa un oro dei Commonwealth Games.
Nelle foto: Usain Bolt e Sally Pearson (Ryan Pierse/Getty Images)
è stata una bella mossa quella di rientrare in gara facendo la 4×100! Ora però bisogna vedere come si comporterà nei 100!