Sessione pomeridiana della prima giornata dei Campionati Europei di Zurigo che si apre con le qualificazioni del lancio del disco maschili. Due gli italiani impegnati: Hannes Kirchler e Giovanni Faloci, rispettivamnente nel primo e nel secondo turno. Il carabiniere altoatesino si ferma a un modesto 59,24m che lo lascia visibilmente deluso. Non fa meglio nel secondo gruppo Giovanni Faloci che si arena a 59,04m, i due terminano appaiati 22esimo e 23esimo. Il miglior lancio di giornata arriva ovviamente da Robert Harting che scaglia il disco da 2kg a 67,01m.
Dopo le prime delusioni del pomeriggio arrivano anche i primi sorrisi per i colori azzurri. Nei 400m al femminile Libania Grenot, che si presentava con il miglior tempo europeo dell’anno, arriva seconda nella propria batteria in 51″90 dietro alla campionessa mondiale ed olimpica Christine Ohurogu. Passa il turno anche Chiara Bazzoni usufruendo del secondo tempo di ripescaggio, per lei un buon 52″19. Fuori invece Maria Enrica Spacca che non riesce a far meglio di 53″41. Il miglior tempo assoluto viene fatto segnare da Olha Zemlyak con 51.16s.
Sfida Francia-Regno Unito sui 100m e il primo round lo vince la francia grazie a Vicaut che vola in 10″06 e Lemaitre che chiude agilmente in 10″16, dal terzo al quinto posto i britannici. Passano il turno entrambi gli italiani che chiudono al quarto posto nelle loro batterie. Bene Delmas Obuou che con 10″32 sigla il suo Season Best; in debito di ossigeno negli ultimi metri Fabio Cerutti che si accontenta di un non entusiasmante ma efficace 10″40.
Si salva per il rotto della cuffia Giordano Benedetti sugli 800m. Il finanziere paga una condotta di gara non precisa e si salva grazie alla rimonta finale, portando a termine la sua fatica in 1’48”29, ultimo tempo ripescato. Non si scopre particolarmente il favorito Bosse e così il miglior tempo di giornata è quello dell’irlandese Mark English con 1’47”38.
Il primo titolo della rassegna viene assegnato nella finale del getto del peso. Una gara per nulla divertente quella messa in ghiaccio sin dal primo lancio da David Storl che lancia 21,41m e sbriga la pratica senza troppi problemi. A completare il podio lo spagnolo Vivas (20.86m) e il polacco Majewski (20,83m).
Era veramente difficile per Tania Vicenzino trovare un posto in finale nel salto in lungo femminile ed in effetti l’azzurra non va oltre un modesto 6,22m che la relega in 20esima posizione, lontana dal 6,44m necessario per qualificarsi nelle prime 12. Il balzo più lungo della giornata è quello della francese Leuseur con 6,72m, ma le avversarie sono tutte in un pugno di centimetri.
Il secondo titolo della giornata va alla Gran Bretagna; la 41enne Jo Pavey si impone allo sprint sulla distanza dei 10.000m bloccando i croometri a 32’22”39 e bruciando le due francesi Calvin e Traby giunte molto vicine.
Dopo un buon primo turno Marzia Caravelli non riesce a ripetersi sotto i 13” nei 100hs e viene eliminata con il suo 13″06, complice un errore al primo ostacolo che ha condizionato l’intera gara. Impressiona Tiffany Porter che sembra scherzare con le avversarie chiudendo in 12″63.
Due le gare del decathlon disputate nella sessione serale. Nel salto in alto il bielorusso Andrey Krauchanka vola ad un grandioso 2,22m (record della manifestazione) e si issa momentaneamente al comando della classifica. I 400m vedono il dominio invece di Kai Kazmirek che vince in 47″34″ e supera in classifica Krauchanka che resta comunque al secondo posto.
Nelle foto: Libania Grenot (Michael Steele/Getty Images Europe) e Marzia Caravelli (Giancarlo Colombo/FIDAL)
Bellissimo il 10000 della Pavey… 41 anni e non sentirli!
Libania Grenot, semplicemente la migliore!