Terza giornata di gare in quel di Zurigo. Ad aprire la mattinata svizzera è stata la 20km di marcia femminile. Sfugge il podio ad Eleonora Giorgi che si deve accontentare della quinta posizione con il tempo di 1h28’28’’. Sul gradino più alto del podio sale la russa Alembekova con 1h27’56’’; bene le altre due italiane: Antonella Palmisano è settima in 1h28’43’’ e Federica Curiazzi 22esima con il suo primato di 1h35’48’’.
Si qualfica per la finale il capitano azzurro Nicola Vizzoni che lancia il martello a 74,26m chiudendo in undicesima posizione. Fuori invece Giuseppe Gibilisco che nel salto con l’asta non passa nemmeno la misura di ingresso e al termine della gara annuncia il suo ritiro dalle competizioni.
Batterie dei 200m donne con Dafne Schippers che domina come nei 100m, benissimo Marzia Caravelli che chiude quarta nella sua batteria con il primato stagionale di 23″27, passano il turno anche le altre due azzurri: Irene Siragusa (23″61) e Martina Amidei (23″64) che deve però ricorrere ai tempi di ripescaggio. Nelle semifinali della sera escono di scena tutte le italiane che però migliorano i tempi fatti registrare al mattino: Caravelli 23.23, Siragusa 23″50 e Amidei 23″51. Tra gli uomini è fuori Enrico Demonte con 20″90 mentre vanno avanti Diego Marani con 20″65 e soprattutto Eseosa Desalu che sigla anche il primato personale con 20″55. Alla sera Diego Marani cambia marcia e chiude la semifinale in 20″36, primato e quarto tempo assoluto, non si conferma invece Faustino Desalu che non va oltre un non eccellente 20″73.
La sessione pomeridiana si apre con il lancio del giavellotto, l’azzurro Norbert Bonvecchio non convince e finisce ultimo con 69,38m, qualificazione dominata dai finlandesi Ruuskanen e Pitkamaki. Vola in finale Yadisleidy Pedroso che nei suoi 400hs chiude terza nella prima semifinale e con 56″07 ottiene di diritto un posto tra le migliori 8 d’Europa, impressiona ancora Eilidh Child con 54″71.
Non si qualifica per la finale della sera Paolo Dal Molin che non corre bene e finisce ultimo nei 110hs in 13″72. La finale verrà poi vinta da Sergey Shubenkov in 13″19, davanti a Sharman e Martinot-Lagarde che delude e prende il podio solo grazie alla squalifica del connazionale Bascou che gli era però giunto davanti.
Finale del salto con l’asta donne al cardiopalma, restano in 4 con un solo tentativo a 5,65m; sbagliano le prime 3 e l’ultima a saltare è Anzhelika Sidorova che supera l’asticella e vince davanti alla greca Stefanìdi e alla connazionale Krasnova.
Erano in due gli italiani nella finale del salto triplo, ma nessuno dei due fa vedere cose eccelse, Schembri è ultimo con un modesto 16,02m, Donato fa un po’ meglio ma fermato dai crampi negli ultimi salti non va oltre i 16,66m. La gara viene vinta da anjamin Compaorè al quale basta un primo salto da 17,46m per mettere in ghiaccio la gara, alle sue spalle due russi completano il podio: Lyukman Adams (17,09m) e Aleksey Fyodorov (17,04m).
Sofferenza non preventivata per Barbora Spotakovà nel lancio del giavellotto, la primatista mondiale non è in giornata di grazia e lancia a 64,41m al quinto lancio passando così di soli 20cm la serba Tatjana Jelac che sigla il primato nazionale, terza con 63,91m Linda Stahl.
Incredibile epilogo della gara dei 3000 siepi maschili, vince il francese Benabbad-Mekhissi che prima dell’ultimo ostacolo si leva la maglia per esultare, viene ammonito ma dopo il ricorso della Spagna viene squalificato lasciando così l’oro al connazionale Yoann Kowal (8’26’’66) che batte allo sprint il polacco Zalewski e lo spagnolo Mullera.
14 Agosto che è anche prima giornata dell’Heptathlon, i 100hs vengono vinti dalla Francese Nana Djimou in 13″05,nel salto in alto Nadine Broersen salta 1,94m e balza in testa alla classifica ma Nafissatou Thiam vola addirittura a 1,97m e pressa l’avversaria in classifica. La migliore nella terza prova è la svedese Jessica Samuelsson che lancia 14,50m mentre la Thiam balza in testa alla classifica con 20 punti sulla Broersen. La quarta e ultima fatica per le super donne sono i 200m, vola Caroline Schafer che chiude in 23″84 e in classifica passa seconda a soli 6 punti dalla giovane belga Thiam.
Nelle foto: Eleonora Anna Giorgi (Michele Fortunato/atletipercaso.net) e Mahiedine Mekhissi-Benabbad (Matthew Lewis/Getty Images)
il francese Benabbad-Mekhissi è stato punito troppo severamente… addirittura la squalifica! forse sarebbe bastato il “cartellino giallo”…
Se ci sono le regole vanno rispettate! Peccato per Lagarde che ha buttato via la gara letteralmente!