Si sono conclusi dopo 6 giorni di gare incessanti i Campionati Europei di Zurigo. Gli organizzatori saranno sicuramente soddisfatti dato che l’evento è decisamente ben riuscito.
Noi tifosi ieri siamo stati sicuramente accontentati con la medaglia d’oro di Daniele Meucci nella Maratona, tuttavia bisogna ammettere che avevamo ancora speranze per un’altra medaglia in extremis, visto che le possibilità c’erano.
A dare il via all’ultima sessione pomeridiana è stata la finale del Peso femminile, con la nostra Chiara Rosa in pedana. La simpaticissima azzurra ci ha fatto sognare quando al secondo lancio si è portata in terza posizione con 18,10m, tuttavia nei turni successivi il limite da superare per salire sul podio aveva superato i 19m e si è dovuta accontentare del 5° posto.
Dopo la qualificazione a sorpresa di Soufiane El Kabbouri nei turni iniziali dei 1500m, anche la finale si è rivelata parecchio aleatoria, con ben 4 atleti caduti in due momenti diversi. Bravissimo il giovane azzurro a saltare gli “ostacoli” e, nonostante il tempo non eccellente di 3’51″98, riesce a conquistare una 9^ posizione decisamente insperata.
Nel frattempo è iniziata nella mezzaluna destra del Letzigrund Stadium la finale dell’Alto donne, primo appuntamento importante post-‘infortunio per Alessia Trost. La campionessa mondiale junior di Barcellona 2012 si comporta decisamente bene, superando 1,85m e 1,90m al primo tentativo. Sono seguiti poi tre errori a 1,94m, complice una progressione serrata per cui la Trost forse non è ancora pronta. Questo 9° posto ci rende particolarmente felici perché, come ha dichiarato in seguito lei stessa, significa aver messo da parte l’infortunio.
Gara lentissima nei 5000m. Nessuno voleva dettare il ritmo, specialmente Mo Farah di ritorno dalla fatica dei 10.000m. Di conseguenza ha potuto far poco il nostro Maouran Razine, che negli ultimi due giri ha dovuto cedere il passo ad atleti con un finale decisamente più veloce del suo. 14^ posizione per lui in un 14’16″95 per nulla rappresentativo.
Come di consueto le ultime gare della manifestazione sono state le staffette. L’Italia era presente con tre squadre su quattro (mancava solo la 4x400m maschile che non è riuscita a qualificarsi).
Le aspettative erano tutte sulla 4x100m femminile, che già in batteria era riuscita a sfiorare il Record Italiano. Nonostante un paio di cambi non perfetti, il quartetto azzurro riesce a migliorare il tempo corso il giorno prima portandolo a 43″26 ma mancando il RI per circa due decimi. Il testimone azzurro è il quarto a tagliare il traguardo, a soli 4 centesimi dalla medaglia di bronzo della Russia.
Sorte decisamente diversa per la staffetta veloce maschile, che ha problemi nell’ultimo cambio e non porta il testimone al traguardo.
4x400m femminile condizionata fin da subito da una prima frazione non eccellente. Ha potuto fare poco la neo campionessa europea Libania Grenot in ultima frazione per recuperare lo svantaggio. 3’28″30 il tempo finale, che basta per conquistare solo un 7° posto.
Nelle foto: Chiara Rosa e la 4x100m femminile (Giancarlo Colombo/FIDAL)
Non è stata una campagna proprio disastrosa per l’Italia ma secondo me si poteva fare molto di più.
Alla 4×100 bastava davvero poco per fare un bel salto di qualità e prendersi una medaglia!