Venti mesi fa, la notte tra il 12 e il 13 Febbraio 2013 moriva Reeva Steenkamp, modella fidanzata dell’atleta paralimpico più famoso al mondo: Oscar Pistorius.
Le vicende ormai note a tutti hanno portato la giudice Thokozile Masipa a condannare Pistorius a 5 anni di carcere nella struttira di Kgosi Mampuru II, penitenziario di massima sicurezza in cui un tempo venivano eseguite le pene di morte. La giudice sudafricana ha voluto specificare nella sentenza come la pena inflitta a Pistorius sia in linea con la pena che un altra persona, non famosa, avrebbe dovuto scontare per lo stesso reato.
“Dare a Pistorius una corsia preferenziale darebbe un’immagine sbagliata del sistema giudiziario sudafricano”; in un altro passo della sentenza si legge inoltre: “Sarebbe un giorno triste per questo Paese se si creasse l’impressione che c’è una legge per i ricchi e famosi e una legge per i poveri“.
La famiglia di Reeva si dice soddisfatta della pena inflitta all’atleta mentre la difesa annuncia già che la permanenza in carcere non sarà così lunga, si parla infatti di un periodo tra i 10 e i 20 mesi da passare nel penitenziario per poi terminare il periodo di reclusione agli arresti domiciliari.
Si chiude così una delle vicende più tristi dell’atletica mondiale che ha visto crollare uno degli idoli dei giovani atleti con disabilità e non che sognavano un giorno di poter diventare come Oscar.
Foto Siphiwe Sibeko/Reuters