Una fantastica serata si è svolta ieri al Chapiteau de Fontvieille, location famosa per le magnifiche serate di circo che si tengono usualmente, questa volta però adibita a sala per il World Athletics Gala della IAAF.
Numerosissimi sono stati gli ospiti provenienti da tutto il mondo, atleti presenti e passati, presidenti di federazioni, fotografi, giornalisti e l’ospite d’onore il Principe Alberto II di Monaco. C’era anche la nostra Alessia Trost a rappresentare il bel paese nell’elite dell’atletica mondiale.
Nonostante il momento di festa però, l’attenzione di tutti era rivolta al premio World Athlete of the Year che la IAAF assegna ogni anno in questa occasione ai due atleti, un maschio e una femmina, che si sono meglio espressi nella stagione appena conclusa.
Ad aggiudicarsi il premio per il 2014 sono stati gli invincibili Renaud Lavillenie e Valerie Adams.
L’astista francese si è meritato il premio principalmente per aver infranto questo inverno il leggendario record del mondo di Sergey Bubka nel salto con l’asta indoor. Da lì in poi non abbiamo più visto Lavillenie sfidare misure così alte, ma ciò non gli ha impedito di vincere comunque gli Europei di Zurigo e la Diamond League, portando a casa 21 vittorie su 22 gare disputate.
Per vincere questo premio Lavillenie si è dovuto fare spazio, non senza difficoltà, tra Mutaz Essa Barshim, secondo atleta di sempre nel salto in alto, e Denis Kimetto, fresco detentore del record del mondo di Maratona.
Il premio femminile invece non poteva non andare a Valerie Adams, protagonista di una intera stagione da imbattuta, in cui ha portato a casa un titolo mondiale indoor a Sopot, la vittoria ai Giochi del Commonwealth e un diamantino grazie alle 7/7 vittorie in Diamond League, nonostante i vari problemi fisici culminati con un intervento alla spalla proprio qualche settimana fa.
Le altre contenditrici erano Genzebe Dibaba, anche lei come il francese protagonista questo inverno stabilendo tre primati mondiali, e Dafne Schippers, la donna più veloce d’Europa.
Per la prima volta nella storia del premio inoltre, entrambi i trofei sono finiti in mano a due atleti del settore concorsi dell’atletica.
Foto Giancarlo Colombo/IAAF
Cosa sarebbe il settore “concorsi”? 🙂 🙂