E’ il tempo dell’ultima prova di qualificazione per gli Europei di cross a Samokov in Bulgaria. Manca circa un mese e il 4° Cross della Valsugana di Levico Terme (TN) complica terribilmente il lavoro del direttore tecnico Massimo Magnani alle prese con nuove e diverse prestazioni degli atleti candidati a comporre la squadra, che si recherà alla rassegna continentale.
Lo scenario è davvero emozionante : percorso con svariati cambi di ritmo, fondo sconnesso ma scorrevole e laghetto adiacente con montagne innevate a fare da sfondo alla cartolina che Patrick Nasti spedisce al selezionatore della federazione italiana, presente a borgo campo, per convincerlo a portarlo con se in terra Bulgara.
Nonostante la gara senior uomini fosse partita molto piano, lasciando il tempo agli attori principali di studiarsi e di costruire una tattica di gara vincente, ben presto il Luigi Del Buono, fratello di Federica che pochi minuti prima aveva alzato le braccia al cielo festeggiando la vittoria nella categoria senior donne, lascia il proscenio dopo aver tirato il primo chilometro agli attori principali: così salgono in cattedra Nasti, Carletti, Crippa, Zanatta, Lanziner, El Mazoury e un manipolo di inseguitori.
Ma il ritmo ben presto si alza e qualcuno si stacca. Perde contatto Carletti, vincitore della prima prova al cross della Carsolina, El Mazoury ha un attimo di buio e Zanatta rallenta. Verso il 7° chilometro, i giochi sembrano fatti: Nasti non molla vista la forma e il percorso nervoso che lo favorisce, tiene su il ritmo ma verso la fine il gruppo si ricompatta per giocarsi il piazzamento sul podio, complici delle buone rimonte degli inseguitori.
Nekagenet Crippa (26’39”), cede solo a Nasti che chiude in 26’32” la prova di 9 chilometri scarsi (si dice 8,75), El Mazoury chiude bene e conquista con 26’42” il gradino più basso del podio. Poi Zanatta (26’45”), Carletti (26’49”) e Lanziner (27’04”).
Nella gara femminile come detto vince Federica Del Buono, finalmente all’esordio sui prati quest’anno, ma alla partenza, una coraggiosissima Jessica Pulina parte in fuga per circa 3 chilometri, seguita da un gruppetto, che oltre alla vincitrice finale, comprende Dal Ri, Zanatta e Roffino, ma con il passare dei chilometri cambia tutto. Pulina è raggiunta da Del Buono che mantiene una corsa facile e prende il largo poi Roffino caparbia, si prende il secondo posto, mentre dietro Federica Dal Ri compie un autentica volata lunga e supera tutte le altre portandosi a pochi secondi dalla vicentina, che chiude in 22’37”. 22’40” per la seconda e 22’45” per Valeria Roffino. La coraggiosa Jessica Pulina tiene comunque il quarto posto, ai danni della sempre verde Michela Zanatta e di Silvia La Barbera.
Nel cross Junior di 6 chilometri Yeman Crippa (17’37”) lascia il vuoto dietro se e precede Said Ettaqy (18 netti) e Yassin Bouih (18’02”) che compongono il podio finale. Giacobazzi (18’04”) e Guerniche (18’16”) che avevano ben figurato nelle scorse prove, sono costretti al quarto e quinto posto, mentre nei 4 chilometri delle ragazze, Alice Cocco (12’40”) vince di pochi secondi su Martinetti (12’43”), Matese (12’43”) arrivate al photofinish con lo stesso tempo, poi Olmo (12’45”), Christine Santi (12’46”) e Anna Busatto (12’58”).
Negli allievi Yohanes Chiappinelli (17’45”) arriva poco dietro a Crippa vincitore junior, mentre Pietro Riva al secondo posto della classifica, termina la gara in 18’19”. Nella gara allieve vince Federica Zenoni (13’03”) seguita da Sofia Casagrande (13’57”).
Il sole primaverile che ha baciato oggi la terra trentina non sarà bastato a schiarire le idee al dt Magnani che, con i suoi collaboratori, avrà necessità di una lunga notte di sonno e pensieri per sbrogliare la matassa delle convocazioni composta da atleti pre-selezionati, buone prestazioni, cali di forma e sorprese dell’ultimo minuto, e diramare una credibile selezione che ci permetta di ben figurare agli europei di Bulgaria.
Siamo in trepidante attesa anche di sapere se Andrea Lalli e Daniele Meucci saranno della partita, ma dovremmo ancora aspettare qualche giorno per l’ufficialità delle scelte tecniche. Ma rimanente in contatto perché non sono escluse sorprese dell’ultimo minuto.
Foto Alessandro Simonelli