Arriva come un fulmine a ciel sereno il comunicato comparso qualche minuto fa sul sito del CONI.
Viene riferito infatti del deferimento dei tre sprinter azzurri Simone Collio, Maurizio Checcucci e Roberto Donati sulla base degli eventi emersi dall’Operazione Olimpia portata avanti dalla Procura di Bolzano.
Ad attirare l’attenzione però sono le pene richieste dalla Procura, che ammontano a 2 anni e 3 mesi per Collio, due anni per Checcucci e 8 mesi per Donati. I reati contestati sono l’articolo 2.5 (Manomissione o tentata manomissione in relazione a qualsiasi fase di un test antidoping) per Collio e Donati, e l’articolo 3.2 (Consulenza di soggetti inibiti o squalificati dalla WADA) per Collio e Checcucci.
La violazione della norma 2.5 emerge per la prima volta accanto ai nomi di Collio e Donati, diversamente della 2.2 di cui eravamo a conoscenza e per rispondere della quale erano stati precedentemente convocati i 3 staffettisti azzurri, il che lascia presumere che siano venuti a galla nuovi elementi dalle indagini della Procura di Bolzano.
Sempre oggi inoltre è stato comunicato il deferimento di Michele Didoni, ex allenatore di Alex Schwazer, per non aver collaborato con la Procura Antidoping. 3 sono i mesi di squalifica richiesti per lui.
Ad uscirne peggio di tutti però è Carolina Kostner, pattinatrice ex compagna di Schwazer, per la quale è stata chiesta una squalifica di 4 anni e 3 mesi per la violazione degli articoli 2.8 (complicità in materia doping) e 3.3 (mancata collaborazione).
Ora tocca al Tribunale Nazionale Antidoping confermare o modificare le pene.
AGGIORNAMENTO: La Gazzetta dello Sport e La Repubblica hanno riportato che oltre alle squalifiche è stato chiesto anche l’annullamento del record italiano e la restituzione della medaglia di Barcellona 2010.
Nella foto: La staffetta composta da Collio, Donati, Checcucci e Emanuele di Gregorio, argento e Record Italiano (Giancarlo Colombo/FIDAL)
brutta storia.. speriamo che venga fatta giustizia e chi ha sbagliato paghi