NEWS: La ricetta di Seb Coe per una nuova atletica partendo dai giovani

Sebastian CoeDopo aver annunciato la sua candidatura alla presidenza del massimo organo dell’atletica, la IAAF, Sebastian Coe ha rivelato con un articolo su Telegraph quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a mettersi ancora una volta in gioco e quali sono secondo lui i punti chiave del futuro dell’atletica.

Coe non ha paura nel dire che la regina degli sport è arrivata ad un bivio in cui una delle due strade porta al declino. La scelta, fin troppo rimandata, riguarda il mettere da parte l’orgoglio dovuto alla regalità che circonda questo sport e accettare cambiamenti, anche radicali, che permettano all’atletica di tornare a competere con gli sport che negli ultimi anni hanno conquistato il palcoscenico mondiale.

Il primo passo era il più difficile: riconoscere la presenza di un problema. E il pluri-campione olimpico ha già una ricetta pronta per fronteggiarlo. La sua è una strategia a lungo termine che prevede di risanare la situazione entro 10 anni, cercando di ri-abbassare l’età media del pubblico dell’atletica, età che è in costante crescita da un po’ di anni.

“Ci sono 47 discipline nell’atletica, e la realtà è che può essere difficile per lo spettatore seguire significativamente questo sport, ancora di più durante l’arco di un’intera stagione” – ammette Seb Coe sul Telegraph – “Questo è perchè la famiglia dell’atletica deve accogliere il cambiamento, senza però abbandonare la nostra storia. Questo è perché dobbiamo essere flessibili nel come e dove ‘produciamo’ e piazziamo sul mercato l’atletica, per renderla su misura alle particolari passioni nelle varie parti del mondo”


Finalmente si da all’atletica il nome che le compete al giorno d’oggi: prodotto. Senza stare a pensare troppo alle buone e cattive accezioni del termine. Lo sport da tempo ha ridotto lo spazio concesso ai valori che muovevano le Olimpiadi degli antichi greci, e l’atletica è uno degli ultimi, se non l’ultimo, ad essersene accorto. Basti pensare che nella ripartizione dei proventi delle Olimpiadi di Londra 2012 l’atletica ha ricevuto meno di ginnastica e nuoto, in forte ascesa nel gradimento del pubblico.

Nel programma di Coe, che dovrebbe venire rivelato per intero oggi, si preannuncia una forte spinta verso l‘atletica svolta nelle piazze e nelle strade, luoghi dove la gente vive e far entrare l’atletica a far parte di queste vite.

Questo significa che lo stadio forse è ormai il tempio di una divinità che sta perdendo discepoli, per questo Lord Sebastian Coe ha intenzione di ripartire da zero, provando a capire cosa cerca il pubblico partendo dai giovani, la vera linfa vitale del nostro sport. A dirla tutta questo è un processo che aveva già iniziato, dimostrato dalla sua presenza allo Young Leaders Forum organizzato dalla European Athletics in occasione degli europei di Zurigo 2014. Il Forum ha riunito giovani appassionati di atletica da tutta l’Europa per discutere dei problemi legati all’anello rosso, e Coe ha voluto fare la sua parte con un discorso a termine lavori in cui ringraziava tutti i ragazzi e li spingeva a fare sempre di più per lo sport che lo ha accompagnato per tutta la vita.

Tutto questo può significare solo che in caso di vittoria, l’atletica sarebbe rappresentata da un vero Lord.

Nella foto: Sebastian Coe allo EAA Young Leaders Forum di Zurich 2014 (Matthew Lewis/Getty Images Europe)

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