Avevo pronosticato buone cose solo per la classifica a squadre di questo Europeo di Cross 2014, ma per fortuna il mio pessimismo della vigilia si è rivelato fallace e i nostri hanno fatto davvero un bel lavoro anche a livello individuale. La spedizione della nazionale italiana infatti si chiude con 2 ori e 2 bronzo.
Cominciamo subito con la medaglia più splendente, quella di Yeman Crippa. Lo avevamo detto a più riprese alla vigilia: il ragazzo nelle prove di qualificazione, aveva mostrato di essere di livello assoluto, ben saldo sulle gambe e con la personalità giusta. Con i pari età non c’è stata storia e il diciannovenne trentino, allenato da Massimo Pegoretti, ha potuto esultare alla sua maniera “fucilando” tutti, sul palcoscenico più importante, per il titolo più importante. Primo al traguardo con un margine di 15 secondi sul secondo.
Ma una medaglia di squadra, non si sarebbe potuta festeggiare se Said Ettaqy non avesse conquistato il podio più basso, dopo una condotta di gara impeccabile. A suo dire, era partito piano rimanendo nel gruppo e si era stupito come sul finale la sua progressione avesse raccolto atleti in evidente difficoltà, sino a recuperarli quasi tutti, tranne Yema Crippa e lo spagnolo Mayo.
Ma il “dream team” si compone anche dello splendido 5° posto dell’allievo toscano Yohanes Chiappinelli e del 9° di Alessandro Giacobazzi, altri piazzamenti che sommati portano i 18 punti che creano una voragine con il secondo team in classifica, la Spagna ,che totalizza 41 punti davanti alla Turchia con 70. Davvero un trionfo schiacciante per questi ragazzi, considerati a ragione il futuro azzurro del mezzofondo.
Dobbiamo festeggiare poi un altro bronzo, quello della squadra senior maschile, che da una parte lascia andare a podio i naturalizzati turchi Arikan e Kaya, rispettivamente oro e argento seguiti dal bronzo di Alemayehu Bezabeh, campione uscente, ma dall’altra si appropria di un lusinghiero ottavo posto con Stefano La Rosa, al miglior piazzamento in carriera, seguito da Marouan Razine 14° , Nasti 17° ed El Mazoury 20°. La somma delle loro prestazioni è di 59 punti, necessari per distanziare la Francia, 4° a squadre, anche se non sufficiente per raggiungere l’armata spagnola e turca, rispettivamente a 36 e 33 punti.
E’ un risultato che, viste le assenze dei top player Andrea Lalli e Daniele Meucci, risulta essere buono, soprattutto se consideriamo la prova corale di tutti i componenti, che era quello che il presidente federale aveva richiesto alla vigilia.
Nella gara senior femminile Elena Romagnolo è 16°, le mancano le gambe sul finale scivolando indietro dal provvisorio 10° posto, seguita da Valeria Roffino al 21°, Maraoui 31° e il 40° di Jessica Pulina. 112 sono i punti e 8° posto di squadra nella gara vinta da Gemma Steel, seguita dalla connazionale Avery e dalla svedese Batha.
Negli Under 23 il ritiro di Neka Crippa compromette il posizionamento della squadra che però non brilla in modo particolare, con il migliore dei nostri all’arrivo Abdelmjid Ed Derraz solo 28°. Non avevamo presentato la squadra femminile U23, ma dobbiamo comunque rimarcare la buona prestazione di Nicole Reina, 18° nella gara Junior e un 8° posto di squadra grazie ai punteggi portati da Camilla Matese 31° , Alice Cocco 44° e Anna Stefani 51°.
Un bilancio tutto sommato soddisfacente per i nostri azzurri, soprattutto fa piacere vedere come le squadre giovanili facciano registrare progressi e personalità anche in campo internazionale, lasciandoci intravedere un futuro roseo di cui il mezzofondo italiano ha veramente bisogno.
Nelle foto: Yeman Crippa e la squadra Assoluta Maschile (Giancarlo Colombo/FIDAL)