Sembra essere senza pari la faccia tosta del mondo atletico russo quando si parla di doping, ma sembra esserlo ancora di più quella degli stessi atleti incriminati, stando alle ultime notizie.
Dopo essere stata squalificata per due anni infatti, pare che Elena Lashmanova, campionessa olimpica sui 20km di marcia a Londra 2012, abbia gareggiato a dicembre in una gara indoor a Saransk.
La marciatrice è stata incastrata da alcune foto scattate durante la manifestazione che la vedono addirittura salire sul podio per ritirare un premio nonostante il suo nome non compaia nei risultati ufficiali.
Gli organizzatori della gara si sono difesi dicendo che le foto in questione sono state scattate due anni prima, ma il marciatore canadese Evan Dunfee ha fatto notare nel suo blog che le scarpe indossate dalla Lashmanova nelle fotografie sono arrivate sul mercato solo nel 2014.
Ma questo non è l’unico caso di non rispetto della squalifica, anche Sergei Bakulin e Yekaterina Medvedeva hanno preso parte a competizioni nonostante si trovino sotto squalifica.
La IAAF ha dichiarato di stare esaminando il caso, insieme al polverone sollevato dal documentario tedesco sul sistema doping in Russia.
La situazione si fa ancora più imbarazzante se consideriamo che l’allenatore dei tre “evasori” è Viktor Chegin, il tecnico di marcia russo che vanta circa 20 dei suoi atleti squalificati per doping.
Nella foto: Elena Lashmanova sul podio dopo aver gareggiato illegittimamente (vk.com/tsop_rm)