Come ad Ancona, anche il fine settimana padovano ha visto una carica di tanti atleti, forti e battaglieri.
Nella prima giornata, si è visto un buon rientro in pedana nel lancio del peso di Chiara Rosa, che decisamente superiore alle altre concorrenti, ha vinto con un ottimo 17,28.
Per il resto della giornata, le migliori prestazioni sono venute dall’anello blu e celeste del Palaindoor, partendo dagli 800, che hanno visto buone prestazione sia tra le donne che tra gli uomini, rivelando la vittoria di Erica Franzolini, 2’09″36 e Gabriele Bizzotto, 1’51″40. Restando sul mezzofondo, grande prova anche per Eyob Ghebrehiwet Faniel, che la spunta in una bella e tirata prova dei 3000 AM, in 8’14″18, su Yassin Bouih (8’18″79).
La velocità del sabato porta invece il nome di Andrea Delfino, che già in tutta la stagione 2014 aveva abbattuto i suoi personali dei 200 e 400; a Padova ha dominato senza troppi indugi i 200, chiudendo in 21″63.
La domenica si è aperta col botto e con un primato italiano di categoria, ad opera di Marta Zenoni sui 1500 m, che dopo 24 anni batte il 4’23″50 di Giovanna Tessitore, portando quindi il limite a 4’23″26. Questo primato si aggiunge agli altri due fatti dalla Zenoni, ovvero i 1000 allieve ed i 2000 allieve.
Chi invece il record italiano lo ha accarezzato ma non battuto è stato l’allievo Vladimir Aceti, vincitore dei 400 m in 49″08, appena due centesimi di secondo più della MPI allievi di Michele Tricca, che nel 2010 ad Ancona corse in 49″06. Nelle donne, i due giri di pista sono di famiglia, perchè nelle due prime due posizioni spiccano le sorelle Vitale, tra le quali a vincere è stata la più giovane Ilenia, in 54″56.
Tornando sulle pedane, gli onori di casa vanno senza dubbio all’altista Desireè Rossit e al lunghista Stefano Tremigliozzi. Rossit si porta via la vittoria con un salto di 1,86, davanti ad Anna Pau (1,78), mentre Tremigliozzi, con 7,82 mette dietro, e non di poco, il resto degli avversari.
Dalla velocità breve (60 m), meglio le donne degli uomini, le quali hanno dato vita ad una agguerrita finale, vinta da Alina Cravcenco in un ottimo 7″48, seguita a ruota da Laura Strati (7″53) e Elisa Paiero (7″64); mentre sulla velocità con barriere, i 60Hs sono andati rispettivamente a Giada Carmassi in 8″14 e Stefano Tedesco, sotto gli 8″ con 7″94.
Foto: FIDAL, MIUR, CONI