Dopo i tre campioni olimpici russi squalificati, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, a finire sotto la lente degli investigatori ci è entrata un altro importantissimo nome dell’Atletica Russa: la siepista Yulia Zaripova, oro Olimpico nel 2012.
Ad aprire la porta al dibattito è stata la stessa IAAF ed il suo portavoce ufficiale Chris Turner, il quale dopo aver discusso la notizia con la Associated Press, ha annunciato che la decisione sulla faccenda verrà presa a breve.
Yulia Zaripova, fuori per infortunio durante i mondiali 2013 e lontana dai riflettori nel 2014, sarebbe incappata in una irregolarità nel suo passaporto biologico, al momento passato al setaccio dagli agenti antidoping, per presunti livelli ematici troppo alti, e quindi sospetti.
Per la siepista russa sarebbe una stangata non da poco, che andrebbe ad incidere sul suo palmares non solo con la revoca del titolo Olimpico, ma anche di quello iridato 2011 e l’argento europeo del 2010, nonchè l’esclusione dai Giochi di Rio 2016.
Ci apprestiamo quindi a vivere l’ennesima indagine in poco tempo sull’Atletica Russa, la quale sembra che stia crollando su sé stessa come un castello di carte; e dopo le squalifiche a mezzofondisti, marciatori, medaglie revocate, allenatori e dirigenti federali dimissionari, la fine del tunnel sembra ancora lontana e tortuosa, con all’orizzonte la visione di un ritorno agli anni ’80, dove il doping sovietico non era un affare di sport, ma un affare di Stato.
Foto: Zaripova alle Olimpiadi del 2012 ( foto AP Photo/Anja Niedringhaus)