Il periodo delle sentenze antidoping è in atto e corre velocissimo, più degli atleti messi alla sbarra dal codice penale sportivo per l’uso di sostanze dopanti. A questo giro di vite, la squalifica è toccata a Rita Jeptoo, indagata dopo un controllo risultato positivo. La maratoneta keniota sconterà una squalifica di due anni lontana dalle competizioni.
L’atleta trentatreenne, si è difesa, dichiarando che l’assunzione delle sostanze proibite sarebbe avvenute tramite una prescrizione di un ospedale locale, dove la Jeptoo fu curata per un incidente stradale. Che sia vero o meno, la lista nera del Paese Africano si allunga, infatti la Jeptoo sarebbe il 45esimo atleta keniota che ha fallito un esame antidoping.
Chi si è detto particolarmente amareggiato è stato il campione olimpico 2012 nonché primatista mondiale degli 800m David Lekuta Rudisha, il quale ha espresso la sua paura per la reputazione del Kenya nel palcoscenico mondiale, una reputazione conquistata con tanta fatica e che rischia di crollare come un castello di carte.
La squalifica della Jeptoo è arrivata solo pochi giorni dopo che la Federazione Keniana ha annunciato che altri otto atleti kenioti sono stati sospesi per un periodo da uno a quattro anni per l’assunzione di farmaci dopanti.
La Jeptoo sarebbe stata prossimamente incoronata vincitrice del ” World Marathon Major Champion for the year 2013-2014” ovvero la Diamond League delle maratone, che su base bi-annuale prende nota dei piazzamenti degli atleti nelle sei maratone più prestigiose del Mondo: Tokyo, Londra, Boston, Berlino, Chicago e New York.
Foto: Greg M. Cooper/USA TODAY Sports