Le notizie di doping che coinvolgono i marciatori russi ormai non sorprendono più, sia per la quantità di atleti trovati positivi che per la regolarità e continuità con la quale tali notizie vengono rese note.
Questa volta è il turno di Andrey Ruzavin, campione nazionale nei 20 km di marcia, sospeso per 30 mesi per anomalie nel passaporto biologico. La storia della carriera agonistica di Ruzavin è facilmente riassumibile: Campione Mondiale Juniores a Grosseto nel 2004 sui 10000 metri di marcia e Campione Europeo nella stessa categoria e distanza a Kaunas nel 2005 con il crono di 39’28”45.
Nello stesso anno, all’età di 19 anni, marciò i 20 km in 1h21’51”; poi il vuoto (o quasi) fino al 2007, quando siglò un 1h20’07” ad Adler (Russia). In seguito un altro periodo di “buio” per quanto riguarda le prestazioni che durò fino al 2012: a metà febbraio fece segnare il tempo di 1h17’47” nella 20 km di Sochi ma, ciononostante, ai Campionati Mondiali di Mosca del 2013 crollò e chiuse quarantanovesimo in 1h32’45″..
Risultati più recenti risalgono alla Coppa del Mondo a Taicang, dove finì la sua prova in 1h18’59”, crono che gli valse la quinta prestazione mondiale stagionale.
Volete sapere chi allena Andrei Ruzavin? Si, e proprio lui, l’ormai famoso Viktor Chegin, l’allenatore russo di marcia che ha allenato decine di atleti e atlete squalificati in questi ultimi tempi a causa di svariate positività.
La squalifica avrà dunque effetto dal 9 ottobre 2014 e tutti i suoi risultati dal settembre 2011 al 18 febbraio 2012 e dal 13 settembre 2013 al 13 novembre 2013 sono stati cancellati, incluso il suo PB (1h17’47”) fatto segnare proprio il 18 febbraio 2012, data in cui si avvicinò sensibilmente al Record del Mondo, ora nelle mani di Yusuke Suzuki (1h16’36”).
Foto Christian Petersen/Getty Images Europe