Yoshihide Kiryu torna a stupire. E lo fa in grande stile, facendo segnare un prestazione da capogiro sulla distanza a lui più congeniale: i 100 metri. E’ proprio correndo i 100 metri che il “giapponese volante” si era fatto notare il 29 aprile 2013 quando, all’età di 17 anni, aveva corso a Hiroshima la gara in 10″01 con vento assolutamente regolare (+0,9 m/s), eguagliando così il record del mondo di categoria. A febbraio dello scorso anno, appena diciottenne, si era messo poi in luce con un risultato cronometrico niente male sui 60 m a Osaka: 6″59 il suo tempo. Ai Campionati Mondiali Indoor di Sopot, un mese dopo, il suo cammino si fermò alle semifinali nelle quali Kiryu corse in 6″62. Per quanto riguarda i 100 m, nel 2014 si era invece “fermato” a un 10″05, mantenendo la tendenza dell’anno precedente ma senza sostanziali miglioramenti.
Ma ecco che la zampata arriva in questo fine settimana appena passato: il velocista giapponese, infatti, ha migliorato di gran lunga il proprio personale sui 100 m alle Texas Relays dove, seppur con +3,3 m/s di vento a favore, ha corso in 9″87, battendo assi della specialità come Ryan Bailey e Charles Silmon. Questo crono gli vale, di fatto, la migliore prestazione mai corsa da un asiatico sulla distanza, considerando tutti i tempi ottenuti con qualsiasi condizione ventosa.
Staremo ora a vedere se Yoshihide riuscirà a battere anche il suo personale sui 200 m di 20″41, datato 15 giugno 2013. Foto Getsuriku
Questo farà carriera, se non lo beccano ahah