Virgin London Marathon era attesissima per lo scontro tra il primatista del mondo Dennis Kimetto, primo uomo a scendere sotto le 2h03”, lo scorso Settembre a Berlino e colui a cui venne tolto quel record, conquistato un anno prima sempre sulle strade Berlinesi. 2h03”26 di Wilson Kipsang.
Ma tra loro spunta il terzo in comodo : colui a cui piace scombinare i piani della vigilia e i pronostici, Eliud Kipchoge che fa sua la maratona in 2h04’42”. Lo fece anche nel 2003 da diciottenne, ai danni di 2 personaggi di peso quali Haile Ghebreselassie e Kenenisa Bekele, a cui soffiò il titolo mondiale in volata a Paris Saint Dennis.
A Londra di Dennis c’è solo Kimetto, ma non è quello di Berlino. Le lepri con la maglia a righe in stile Juventus, tengono un ritmo infernale sino ai 20 chilometri, poi si rallenta. Al 30° chilometro termina la fase di studio e il primatista del mondo non regge il cambio di passo, rimangono in due e Kipsang cambia ancora sul finale, staccando di pochi secondi decisivi l’avversario sul sottopasso del 39° chilometro. 2h04’47” per il secondo arrivato, 2h05’50” per Dennis Kimetto.
Al 10° posto troviamo il pluricampione europeo di Cross Sergey Lebid, che al suo esordio chiude in 2h10’21”.
A livello femminile c’è più Etiopia, con nomi anche importanti come Mary Keitany, Florence Kiplagat, Aselefetch Mergia. Ma è l’outsider Tigist Tufa a fare conquistare la gara, decidendo tutto al 39° chilometro sul sottopassaggio in prossimità della fine, staccando Mary Keitany e le altre due che erano nel gruppo di testa. 2h23’22 per l’etiope, 2h23’40 per la keniana campionessa del mondo di mezza maratona nel 2009 e detentrice di un personale di 2h18’37” sulla distanza. Terza è Tirfi Tsegaye 2h23’41”. Florence Kiplagat è solo 5° in 2h24’15”, lei che è primatista del mondo di mezza maratona con 1h05’09”.
A correre i 42,195 chilometri, è anche la primatista del mondo in carica della maratona femminile, quella Paula Radcliffe che con il suo 2h15’25’‘ imbattuto da 12 anni, conquistò il record nel 2003 e dopo anni tormentati di problemi fisici e stop forzati, ha deciso di chiudere la carriera, correndo a briglie sciolte per le strade di casa, chiudendo un un dignitoso 2h36’55”, che ha 41 anni la consegna ai libri di storia dell’atletica di tutti i tempi.
Foto Sean Dempsey/AFP/Getty Images