NASSAU: World Relays impietosi per gli azzurri (VIDEO), dominio a stelle e strisce nella prima giornata

Ryan BaileyE’ stata una nottata lunga ma amara per l’azzurro italiano, volato dall’altra parte del Mondo alle IAAF World Relays , ancora una volta presenti a Nassau, capitale delle Bahamas.

La compagine italiana fa la prima apparizione nelle batterie della 4×100 maschile, schierata proprio accanto alla staffetta statunitense, in cui rispunta Tyson Gay. Il quartetto azzurro parte con Fabio Cerutti che tiene bene la curva e passa a Eseosa Desalu, forse con un cambio un po lungo; da Desalu a Diego Marani ed infine al campione italiano sui 60 m degli ultimi campionati italiani indoor Delmas Obou, che recupera anche terreno ma il resto del treno guidato dagli USA è arrivato in stazione col tempo di 37″87 , davanti al Giappone del giovane Kiryu (38″73). Il quartetto ITALIA chiude col tempo di 38″84, che ne fa purtroppo il nono tempo, 11 centesimi dal pass Olimpico 2016, senza però nessuna recriminazione.


Non è andata meglio alle donne delle 4×400, composta da Chiara Bazzoni, Libania Grenot, Maria Elena Bonfanti e Maria Benedicta Chigbolu. La partenza delle azzurre è di quelle col piede giusto:Bazzoni lotta, Grenot tiene la secona posizione e Bonfanti riesce ad arginare la risalita delle avversarie. Chigbolu sembra legittimare la seconda piazza e quindi il passaggio in finale, con un discreto distacco dal resto delle avversarie, poi a 50 m dal traguardo qualcosa si spezza nella corsa della Chigbolu e le gambe non girano più, mentre le altre nazioni risalgono inesorabili. Infine, poco prima del traguardo, l’azzurra perde il testimone, ufficializzando così, in modo indiretto, la squalifica della 4×400 italiana.



Non ci resta quindi che aspettare la 4×100 femminile, che correrà stanotte per noi in patria; staffetta composta da Giulia Riva, Gloria Hooper, Irene Siragusa e Audrey Alloh. Forza Ragazze!

Il resto della manifestazione è stata totalmente presa d’assalto dall’ariete USA che fa sue tre delle quattro finali nella prima giornata. Il dominio statunitense parte con la 4×800 uomini, gara in cui sembrava che i Kenioti potessero imporsi, mentre invece sono stati addirittura squalificati, col quartetto americano Solomon – Loxsom – Andrews – Sowinski che praticamente incontrastato sale sul gradino più alto col tempo di 7’04″84. Il secondo oro viene dalle donne, con la staffetta Distance Medley ovvero 1200-400-800-1600.  Richard Ross, Moser, Rowbury eWilson strapazzano le avversarie, fermando il cronometro sul record del Mondo della strana specialità, col tempo di 10’36″50. Sarebbe arrivato anche il terzo alloro consecutivo se la 4×200 non fosse incappata nella squalifica al momento di cambio del testimone tra Jeneba Tarmoh e Allyson Felix, regalando così la gioia alla formazione Nigeriana, prima in 1’30″52.

La gara che però chiude i conti è quella della 4×100 uomini, dove a trovarsi di fronte sono Tyson Gay e Justin Gatlin da una parte e Usain Bolt dall’altra, con una squadra giamaicana sicuramente non ai fasti del 2012. Gli USA vanno davanti quasi subito, e all’ultimo cambio Ryan Bailey è diversi appoggi in testa rispetto a Bolt, il quale non riesce ad arginare da solo il distacco, seppur recuperando un po ma senza dimostrare quella superiorità che lo contraddistingue. Il cronometro dice 37″38 Stati Uniti e 37″68 Giamaica. Tutto rimandato a Pechino quindi per la Giamaica, mentre attendiamo il responso da questa seconda ed ultima giornata di gare.



Per i più anglofoni, ecco infine le parole della staffetta Giamaicana dopo la bruciante sconfitta ad opera del quartetto USA:



Foto: REUTERS/Mike Segar

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