Come saprà chi ha seguito i recenti mondiali di staffette, la 4×100 della Gran Bretagna non è riuscita per un soffio a garantirsi l’entrata diretta verso le Olimpiadi di Rio.
Dopo questa spiacevole gara il velocista inglese Richard Kilty si è fatto sentire ed ha criticato aspramente i propri compagni di squadra che non si sono presentati alla manifestazione ma con i quali la staffetta sarebbe riuscita a qualificarsi senza grossi problemi; questi atleti sono Chijindu Ujah, James Dasaolu e Adam Gemili. L’assenza di questi atleti è stata giustificata a causa di imminenti esami scolastici e allenamenti specifici che non prevedevano questa uscita.
Kilty si è detto deluso dal loro comportamento poiché, sono sì importanti gli obbiettivi personali, ma la prospettiva di ottenere una buona posizione ai Giochi Olimpici con una staffetta del calibro della Gran Bretagna è molto più alta dei risultati che potrebbero ottenere questi velocisti singolarmente.
Dopo queste dichiarazioni il performance director della federazione britannica, Neil Black, ha preso le parti degli atleti chiamati in causa affermando che c’è ancora molto tempo per potersi qualificare e che questo evento sarà dimenticato nel giro di poche settimane. Inoltre sia Gemili che Dasaolu sono tra gli atleti da tenere d’occhio ai mondiali di Pechino e si è preferito concentrarsi maggiormente sulla propria preparazione individuale.
Nella foto: Richard Kilty in batteria ai Mondiali Indoor di Sopot 2014 (Michele Fortunato/atletipercaso.net)
Potrà anche sembrare arrogante ma secondo me ha ragione!