Al quinto Meeting di Castiglione Della Pescaia, una leggera brezza ha spirato sulla pista aiutando i pistaioli ad involarsi più agilmente sul traguardo, anche se l’anello rosso è passato decisamente in secondo piano rispetto alla gabbia dei lanci.
Le lotte più avvincenti si sono proprio succedute sulla pedana rotonda, sia tra gli uomini che tra le donne e soprattutto nel lancio del disco.
Nel preludio della manifestazione, Valentina Aniballi e Stefania Strumillo, le quali si sono date battaglia cm dopo cm. Aniballi molto più regolare rispetto a Strumillo, cosa che è stata evidentemente ripagata con la vittoria per la portacolori dell’Esercito con il risultato di 56,99 mentre Stefania Strumillo si accontenta, tanto per dire, del nuovo record Toscano di 55,91.
Tocca poi agli uomini, con una gara all’insegna dell’arma dei Carabinieri, perchè Hannes Kirchler riscrive la miglior prestazione stagionale italiana con una gran spallata da 62,56, inarrivabile anche per il 59,60 di Federico Apolloni.
Si resta nella gabbia ma cambia l’attrezzo: questa volta è stato il martello di Marco Lingua a volare sul prato ed a lasciare il marchio a 74,01, davanti al 69,05 di Simone Falloni. Situazione analoga anche tra le donne, dove Silvia Salis non ha avuto alcun problema ad imporsi col miglior lancio di 67,55.
Ottimo risultato nell’asta per Letizia Marzenta. Con soli tre salti si è aggiudicata la gara superando l’asticella a 4,10m, nuovo primato personale e minimo per i Campionati Europei U23 di Tallin.
A Castigilone c’era anche la pluriprimatista giovanile Nicole Reina, schieratasi nei 3000 siepi, in cui la gara ha preso subito una piega abbastanza tattica dove la Reina è uscita sulle ultime battute di gara per andare verso la vittoria, chiudendo col crono di 10’27”85, col resto del treno che segna solo ed esclusivamente PB.
Gran prova anche dai 5000 uomini, dove il portacolori della Servizi Atl. Futura Roma, si porta a casa la vittoria grazie al battente bandiera Keniana Erastus Kipkor Chirchir col tempo di 14’16”36. Netta la vittoria per Chirchir; non è così invece per l’azzurrina Giulia Aprile, che nei 1500 m lotta e non poco con Federica Soldani, con la gara che si decide tutto alla fine, quando la Aprile stacca per pochi decimi l’avversaria: 4’29”43 contro 4’29”71.
Chiudiamo infine col 24”55 di Alessia Niotta nei 200 m, purtroppo aiutati dal vento di 2,2 m/s.
Qui sotto trovate tutte le foto scattate dal nostro Andrea Renai durante la manifestazione.
Nella foto: Letizia Marzenta (Andrea Renai/atletipercaso.net)