Si chiude il sipario sull’Arena Civica di Milano e sulla massima rassegna nazionale Allievi. A concedere al pubblico la grande prestazione della domenica è stata la sempre più imperante Marta Zenoni. Schierata sui 1500m, la Zenoni ha cercato l’arrembaggio al record di categoria detenuto da Gabriella Dorio. La corsa è subito senza avversarie per la porta colori dell’Atletica Bergamo 59 che incalza sempre di più il cronometro, cedendo alla Dorio solo nell’ultimo giro e firmando comunque il gran crono di 4’14”50, un biglietto da visita importante in vista degli imminenti campionati del Mondo Allievi/e.
Si prende gli applausi anche Vladimir Aceti, che dopo il record dei 400m indoor, (primo allievo sotto i 49 secondi), si è preso di giustizia anche l’alloro 2015 del giro della morte. Partito con un ritmo serratissimo fa subito il vuoto tra gli avversari, riuscendo ad avere ragion sull’acido lattico ed inserendosi al quinto posto delle graduatorie all-time di categoria con 47”77.
Pronostici rispettati anche dai 400 femminili, in cui Ilaria Verderio ha tirato fuori gli artigli e dato una sonora strigliata alla gara col crono di 54”47, facendo così da treno per tutte le altre avversarie.
Dopo una batteria controllata, anche Desola Oki toglie ogni indugio e macina la pista sotto di sè nell’affrontare i 100hs in una bellissima finale con tutto il podio sotto i 14 secondi. Oki ferma il tempo ad appena 6 centesimi dalla MPI di Veronica Borsi, correndo in 13”62, con alle sue spalle Elisa Maria Di Lazzaro (13”78) e Martina Millo (13”88).
Porta a casa l’oro annunciato dell’alto Stefano Sottile, che però non trova lo spunto necessario per la grande impresa come in occasione del suo PB di 2,20, vincendo con un salto da 2,10, misura che quest’anno non avrebbe mal figurato nelle categorie maggiori.
Gara strana quella dei 1500 maschi, dove Nfamara Njie e Abdelhakim Elliasmine fanno loro tutta la prova e risoltasi solo dopo il traguardo: negli ultimi metri c’è un contatto di troppo di Elliasmine su Njie che vince comunque per un capello con 3’57”38. Elliasmine viene squalificato per il contatto, ma il ricorso per ristabilire la seconda posizione viene accolto, ufficializzando così anche il tempo di 3’57”41.
Non c’è la gioia di veder apparire il 13 per Marco Bigoni, che si incorona re dei 110hs con 14”05 ed un metro di vento in faccia. A due decimi arriva il promettente Mattia Di Panfilo con 14”28.
Convincenti le due prove del triplo, con Fabio Camattari che non atterra lontano dai 15 metri, saltando 14,92 mentre Chiara Bertuzzi si impone in modo autoritario come unica a prendersi una misura oltre i 12 metri con 12,64.
Finale di gara tutto friulano quello dell’asta femmine, con due atlete che già si erano portate a casa oro e argento tra le cadette e così è stato anche nella loro prima rassegna da allieve, con un 3,70 sia per Rebecca De Martin sia per Martina Molinaro, ma per la conta degli errori, l’oro è andato alla De Martin.
Concorso bello e concitato quello del disco uomini, dove il favorito Marco Balloni non prende le redini del comando lasciando spazio a a Giacomo Marinai e Isidoro Mascali, i quali si sfidano prova dopo prova fino all’incoronazione di Marinai con 54,39.
Fa tripletta di ori Christian Bapou, alfiere della 4×400 della Cento Torri Pavia, il quale in ultima frazione trova il rivale Michele Rancan. Gli ultimi 200 metri Bapou però ingrana la quinta e non ce n’è per nessuno, conducendo così la squadra pavese alla vittoria dell’ottimo tempo di 3’21”92.
Vittoria della 4×400 donne invece per la Bracco Atletica, che ha dovuto attendere con grande ansia la conclusione della quarta serie con la Pro Sesto di Ilaria Verderio, che però non riesce a limare quei decimi necessari per vincere: Bracco Atletica campione d’Italia con 3’58”27.
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Foto dei Campionati Italiani Individuali Allievi/e – Milano 19 e 20 e 21/06/15 (684 foto)
Nella foto: Vladimir Aceti (Francesco Lietti/atletipercaso.net)