MONACO: Genzebe Dibaba firma il WR dei 1500m, Asbel Kiprop ci va vicino (VIDEO)

Genzebe DibabaFinalmente è successo: Genzebe Dibaba si porta a casa anche un record mondiale all’aperto, ma non l’agognato 5000 di sua sorella Tirunesh, bensì una gara molto più corta e veloce: i 1500m.

Nella notte di Monaco e della sua prestigiosa tappa di Diamond League, la grande atleta etiope ha tolto alla cinese Qu Yunxia il primato del Mondo dopo una gara corsa su ritmi altissima a tu per tu con l’olandese Sifan Hassan, con cui ha condiviso ogni metro fino all’ultimo giro, quando la Dibaba ha dato fondo a tutte le sue energie per un ultimo 400 in 1 minuto, fermando il cronometro e la storia della specialità a 3’50”07, 4 decimi meglio della Yunxia, che da 22 anni deteneva il record.




Chi invece è alla continua ricerca della corona all-time dei 1500m è Asbel Kiprop, il quale ogni anno tenta l’assalto al trono di Hicham El Guerrouj ed il suo 3’26”00.

Ieri a Monaco, il Keniota ha strabiliato la folla e sè stesso, concludendo la propria gara col personale ed il terzo tempo di sempre sulla distanza: 3’26”69. Era dal 2001 che non si andava sotto i 3’27, quando Bernard Lagat avvicinò El Guerrouj con 3’26”34.

Continua a mietere punti per il diamante, tappa dopo tappa anche Justin Gatlin, ormai regolarissimo con l’appuntamento sotto i 9”80 nei 100 m. Sulla pista di Monaco il centista USA ha fermato il cronometro a 9”78 (MR).




Gara da fibrillazione quella degli 800m uomini, dove a sorpresa il vincitore viene dal vecchio continente: Amel Tuka dalla Bosnia Erzegovina.

Tuka ha ingaggiato un duello con Nijel Amos, conclusosi a favore del bosniaco che ha fatto sussultare il pubblico grazie al poderoso tempo di 1’42”51, poderoso, a pochi centesimi dalla top ten di tutti i tempi, dove in decima posizione troviamo il mitico Jurij Borzakovskij con 1’42”47.

Continua a vincere con autorità anche “Batman” Bershawn Jackson nei 400hs, dove sembra aver ritrovato uno smalto particolare, perso in queste ultime stagioni. Jackson ha avuto ragione su tutti con 48”23.

Questa volta non fallisce le attese, dopo i due ultimi passi falsi, Renaud Lavillenie, il quale era riuscito a perdere anche male nelle ultime uscite diamantate. Qesta volta il saltatore francese non ha avuto problemi e si è issato fino a 5,92, portandosi a casa la posta in palio, davanti al greco Filippidis (5,82).

Si sta sempre più ergendo come vice di Sanya Richards Ross l’americana Francena McCorory, la quale ha firmato il WL dei 400 m, con l’unico tempo sotto i 50 di giornata: 49”83. In gara anche l’italiana Libania Grenot, che sta marciando bene in vista di Pechino, togliendo in questa riunione altri centesimi allo SB, portandosi a 51”07.

Incredibile lo scontro tutto a stelle e strisce nei 100Hs donne, dove le prime cinque sono tutte targate USA. A primeggiare è stata Sharika Nelvis con il grande 12”46, seguita da Kendra Harrison (12”52), Brianna Rollins (12”56), Jasmin Stowers (12,56) e Dawn Harper Nelson (12”58).

Mentre la Nasa è arrivata fino a Plutone, forse il peso di Joe Kovacs è arrivato sulla Luna. Scherzi a parte, l’americano Kovacs si è fatto grande nella serata del Principato, portandosi a casa PB e ottavo posto all time con 22,56, 2 cm più di Christian Cantwell.

Si è rifatta della brutta figura dei campionati europei U23 Mariya Kuchina, la quale non ha concesso sconti a nessuna nel salto in alto, portandosi a casa i punti con un salto da 2,00. Settima con 1,91 Alessia Trost, che deve ancora trovare lo spunto giusto per aggiungere cm in vista di Pechino.


Vince dopo la battuta d’arresto della precedente tappa Sandra Perkovic, che comunque è solida in testa alla classifica ed anzi con questa vittoria è sempre più in vetta nel lancio del disco. Vittoria con 66,80 per lei.

Si rinnova la sfida stellare del salto triplo, che siamo sicuri culminerà con la caccia al trono mondiale, tra Christian Taylor e Pedro Pablo Pichardo. 2 cm tra loro, ma il vincitore è solo uno: Taylor. I due saltatori si sono portati rispettivamente a 17,75 (MR) e 17,73; in questi ultimi tempi, quando i loro nomi appaiono in start list, lo spettacolo in pedana è assicurato.

Si prende una piccola rivincita rivestita di diamante Tero Pitkamaki, che fa volare il suo giavellotto più di chiunque altro, piantando la bandierina a 88,87. Sotto tono i favoriti Yego e Walcott, che non superano gli 84 m.

Gran gara infine per le donne dei 3000 siepi, dove il gruppetto di testa lentamente si è dipanato negli ultimi giri e in testa si è venuta a trovare Habiba Ghribi, che la fa in barba alle favorite prendendo la vittoria in 9’11”28.

 

Foto:  Philippe Fitte

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