Sì è svolta ieri a Kuala Lumpur la riunione del Comitato Olimpico Internazionale per discutere le candidature per i Giochi Olimpici del 2024, dopo che l’assegnazione per il 2020 è andata a Tokyo mentre i Giochi invernali 2022 faranno rotta verso Pechino, prima città ad ospitare le Olimpiadi sia estive che invernali.
Come sappiamo, anche Roma si è candidata per riportare in Italia i Giochi, insieme ad Amburgo, Parigi e Budapest, con l’aggiunta forse di Los Angeles, dopo l’uscita dalla competizione di Boston.
Nell’offerta italiana per i le Olimpiadi 2024, capitanata principalmente dal CONI, si è parlato dell’utilizzo di uno dei simboli del nostro paese: il Colosseo. Il presidente del CONI Giovanni Malagò non ha escluso l’utilizzo dell’antica arena, mentre il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, avrebbe proposto di usare il Colosseo come cornice per le premiazioni.
In un primo rapporto era anche emersa la possibilità di sfruttare Piazza San Pietro in Vaticano per le gare di tiro con l’arco, ipotesi però smentita da Malagò.
Roma però non avrebbe la completa egemonia nello svolgimento dei Giochi 2024, infatti diverse discipline andrebbero decentrate, come nel caso del Calcio e della Vela: il Calciò verrebbe giocato in sei città, mentre per la Vela le opzioni sono la Sardegna, Napoli, Venezia o l’Adriatico. Queste organizzazioni avranno bisogno di una soluzione logistica non indifferente per evitare problemi ad atleti, pubblico e cittadini.
Il CONI ha inoltre escluso un referendum per chiedere il parere degli italiani in merito alla questione olimpica, dichiarando che saranno utilizzati altri metodi per valutare l’opinione pubblica.
Intanto però, mentre Roma cerca di far valere le sue ragioni, anche la città di Toronto sembra che stia cercando la via giusta per riportare i Giochi in Canada.
Dopo il successo dei Giochi Panamericani, sembra che tutte le parti politiche Canadesi siano propense a piazzare la carta della candidatura olimpica.
Le candidature ufficiali andranno ratificato entro il 15 settembre, fino ad allora non ci resta che attendere.
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