Sarebbero 28 gli atleti i cui valori ematici sono risultati contaminati dal doping.
“Se le violazioni saranno confermate le classifiche delle gare relative verranno aggiornate così come, nel caso, verranno riassegnate le medaglie“ così afferma la IAAF dopo aver analizzato nuovamente sangue e urine prelevate ai Mondiali di Helsinki 2005 e Osaka 2007.
Gran parte degli atleti incriminati non pratica più l’attività agonistica mentre i pochi che sono rimasti in attività sono stati sospesi e non potranno prendere parte ai Mondiali di Pechino; alcuni di questi atleti erano già stati sanzionati in passato.
La buona notizia è che tra i 28 atleti non è presente nessun italiano e la maggior parte di essi proviene dalla Russia, dalla Bielorussia, dalla Turchia e dall’Ucraina.
I nomi sono stati già comunicati alle rispettive Federazioni di appartenenza, e verranno resi pubblici solo al termine della conclusione delle pratiche legali.
Le indagini sono iniziate ad aprile, molto prima che la ARD accusasse la IAAF di nascondere casi di doping, e già nel 2012 le nuove metodologie avevano portato a scoprire 6 risultati negativi.