Si chiude così la questione Target Numbers per quanto riguarda l’Italia.
Quest’anno la IAAF, per evitare che ci fossero gare troppo vuote ai Mondiali, ha deciso di stabilire un numero minimo di partecipanti per ogni evento. Se gli atleti col minimo risultano inferiori a questo numero, i posti rimanenti vengono riempiti ripescando i successivi atleti in graduatoria. Se qualcuno rinuncia si scala fino a raggiungere il target number della gara.
Nella prima tornata di inviti erano stati comunicati alla FIDAL i nomi di Jamel Chatbi, già convocato in quanto la sua chiamata era molto previdibile, Margherita Magnani e Federica Del Buono. Del Buono però aveva già annunciato di aver terminato la sua stagione a causa di un infortunio.
Nelle successive comunicazioni tra la IAAF e la FIDAL, la Federazione Mondiale aveva dichiarato ammissibili anche Fabrizio Schembri, Desiree Rossit e Yuri Floriani. Nessuno dei tre però ha deciso di raccogliere l’invito, il primo per infortunio mentre gli altri due per mancanza di forma.
Secondo il sito toplist.leichtathletik-mehrkampf.de, che stava cercando ti tenere un quadro delle liste mondiali, altri atleti italiani avevano diritto alla partecipazione, come Sonia Malavisi, Enrico Demonte, Mohad Abdikadar, Giulia Tessaro, Jessica Paoletta e Giulia Riva (già convocata per la staffetta), ma non è arrivato nessun invito da parte della IAAF, probabilmente per errori nella stilatura delle liste non ufficiali o probabilmente per parimeriti nel caso di Malavisi.
Nessuna modifica quindi alla squadra azzurra già nota, in parte già in Asia.
Nella foto: Desiree Rossit (Francesco Lietti/trackarena.com)