La pista di Pechino è ancora calda, il podio iridato ancor di più, ed alla vigilia dell’ultima tappa di Diamond League a Bruxelles Justin Gatlin torna a parlare del rapporto agonistico con sua maestà Usain Bolt.
Le olimpiadi 2016 sono dietro l’angolo e lo sprinter di punta degli USA pensa già ad una probabile vittoria, dichiarando che può andare ancora più veloce: ” Il margine tra noi è sempre più piccolo. Nel 2014 ero abbastanza in linea con i 9”8 e quest’anno sono stato praticamente sempre sui 9”7. La prossima stagione spero di fare ancora meglio. Si tratta solo di crescita e di essere presente nel giorno che conta.”
Forse è proprio quest’ultimo aspetto del “giorno che conta” che è mancato a Gatlin nella finale dei 100 quest’anno, dove Usain Bolt, a dispetto dei 200 era battibile.
Gatlin, che se stasera finirà tra i primi tre dei 100m vincerà la classifica della Diamond League per la suddetta gara, ha anche parlato della relazione con la sua età di 33 anni, numero che non lo mostra proprio come un ragazzino per quanto concerne lo sprint.
” Non è per me il momento di dire cosa posso e non posso fare a questa età, non sto entrando in un limite. Non posso dire di essere un 34enne e che non posso imparare più nulla, anzi penso che un sacco di atleti possano ottenere i migliori risultati dopo i trenta, perchè si concentrano di più sulla vita, sulla famiglia e sui figli. “
Staremo a vedere, manca ancora un anno all’Olimpiade, tutto può succedere e tanti atleti posso uscire allo scoperto.
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