Da mesi si discute della possibilità di far partecipare Alex Schwazer alle Olimpiadi di Rio l’anno prossimo.
Il marciatore, squalificato per 3 anni e 9 mesi dopo un test positivo all’EPO qualche giorno prima delle Olimpiadi di Londra, finirebbe di scontare la squalifica in tempo per i Giochi, ma troppo tardi per potersi qualificare.
Per questo sta cercando in tutti i modi di ottenere una riduzione della pena per permettergli di gareggiare il prima possibile. Per agevolare la richiesta si è reso protagonista di un progetto in cui, allenato dal paladino dell’Anti-Doping Sandro Donati e dal tecnico abruzzese Mario De Benedictis, ha dato la disponibiltà 24h su 24h per test e controlli e ad un monitoraggio assiduo dei suoi parametri biomedici.
Il 5 ottobre Schwazer è stato convocato dalla 2^ sezione del TNA per discutere della sua richiesta di sospensione della pena. Ad inizio Luglio tuttavia aveva già ricevuto un primo no dalla procura antidoping del CONI.
Se anche il TNA dovesse respingere la richiesta, probabilmente i sogni olimpici del marciatore altoatesino sfumerebbero definitivamente.
Foto ANSA / ETTORE FERRARI