Atletica? Quale atletica?
Ancora riecheggiano tutte le frasi di indignazione e di sconforto dopo il buco nell’acqua dell’atletica italiana a Pechino, ma il problema è che non ci sono mai orecchie abbastanza fini da riuscire ad ascoltare i sussurri delle innumerevoli problematiche che attanagliano il nostro sport.
L’ultimo? Oggi a Roma c’è solo una pista disponibile per allenarsi.
No, la freschissima pista dello Stadio delle Terme di Caracalla non si può usare: l’impianto è chiuso in attesa di assegnazione del contratto di gestione da parte del Comune, scaduto il 30 Giugno.
No, lo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” non è utilizzabile perché si è appena conclusa una manifestazione ippica e l’impianto è in condizioni pietose, in attesa di essere riordinato.
No, lo Stadio della Farnesina è occupato per i Campionati Regionali Cadetti/e.
Se un atleta vuole allenarsi può usare solo la pista del “Paolo Rosi” all’Acquacetosa, anche se il termine pista in questo caso è un vero complimento; il tartan in alcune corsie è praticamente sparito.
Non ci stupiamo poi se le nostre punte in nazionale vengono esclusivamente da maratona e marcia, discipline dove, guarda caso, non serve la pista.
Nella foto: Lo Stadio dei Marmi durante la RunFest (Chiara Montesano/trackarena.com)
Come Volevasi dimostrare, non solo di tutti gli impianti presenti solo uno è a disposizione, le sue condizioni sono così imbarazzanti (il tartan non si vede più) che a volte ci si domanda se è utile usare le scarpe chiodate, le scarpe A2 o direttamente le scarpe A3, questo per noi poveri Amatori, figuriamoci per gli Atleti degni di questo nome…. vorrei ricordare che il Paolo Rosi è a pagamento, al contrario della Farnesina che è gratuita e offre un tartan di gran lunga migliore.