Ormai la prestigiosissima Maratona di Berlino è terreno fertile per coloro che aspirano alle liste dei primati mondiali, e l’edizione 2015 non è stata da meno, soprattutto al maschile, dove il nome a svettare è stato quello del keniota Eliud Kipchoge.
Aiutato dai gregari e diretti concorrenti alla vittoria, Emmanuel Mutai e Geoffrey Mutai, Kipchoge è andato subito alla ricerca del ritmo da gara storica, passando alla mezza maratona in 1h01’30 ben 15 secondi meno di Dennis Kimetto il giorno del suo WR.
Verso il 32° Km però, Kipchoge si è accorto che il ritmo era calato e che il tempo degli indugi era finito: era il momento di alzare i giri e provare ad attaccare il cronometro.
Purtroppo per Kipchoge, un importante aspetto tecnico è contro di lui: le solette all’interno delle scarpe, evidentemente a causa del movimento del piede, vengono lentamente spinte fuori dalla scarpa quasi totalmente, costringendo il keniota a dover correre con la sgradevole sensazione.
Nonostante le solette, Kipchoge è andato avanti stoico, ma il divario tra lui ed il record di Kimetto ha iniziato ad aprirsi ad ogni Km fino alla linea del traguardo, che ha decretato infine conclusa la Maratona di Berlino per il keniota, vittorioso in 2h04′ netti.
Eliud Kipchoge si è detto soddisfatto del crono ma assolutamente deluso dal colpo di sfortuna delle solette, problema che sicuramente l’avrebbe proiettato nelle zone importanti delle 2h03′.
Anche tra le donne è il Kenya a far da padrona nella capitale tedesca, grazie alla grande prestazione di Gladys Cherono.
L’esponente del Kenya ha avuto il suo bel da fare per vincere, soprattutto dopo il duello ingaggiato al 18° Km con l’etiope Aberu Kebede.
Dal 35° Km però la Kebede ha iniziato a perdere lentamente il passo della Cherono, la quale è arrivata a 2km dal traguardo con 48 secondi di vantaggio sulla inseguitrice, permettendosi così di finire i restanti 2km e 195 m pensando solo al tempo finale.
Cherono cercava la prestazione sotto le 2h20′ e la ricerca non è andata sprecata: 2h19’12”, 11esima prestazione mondiale di sempre sulla distanza e gran soddisfazione per tutto il Kenya, che continua a dominare la storica e leggendaria corsa di Filippide.
Foto: Kipchoge in solitaria, potete vedere le solette che escono dalle scarpe; foto di Kirsten Kortebein