MATERA: Doppietta di Ragunì e cavalcata di Caravelli sui 400hs, vittoria per Assindustria Padova e Valsugana Trentino

marziacaravelliSono state due intense e spettacolari giornate di atletica quelle vissute al campo scuola Duni di Matera, alla ricerca dello scudetto d’argento.

Aiutati da un clima favorevole e gran tifo dalle tribune, gli atleti in campo hanno dato vita a belle sfide e ottimi risultati.

Eroe della sua squadra e delle due giornate è stato Federico Ragunì, alfiere della velocità in casa Cus Palermo, il quale ha messo in fila  una vittoria per giornata: sabato oro sui 100m in 10”44 e la domenica i 200m in 21”41. Piccola curiosità statistica, il podio dei 100 e 200 è rimasto inalterato, infatti alle spalle di Ragunì si sono piazzati Lodovico Cortellazzo e Gabriele Gargano, i quali hanno riscosso rispettivamente argento e bronzo in ambo le gare. 10”73 – 21”45 per Cortellazzo e 10”89 – 21”80 per Gargano.

Ragunì ha inoltre contribuito al bronzo della 4×100 Palermitana (42”04), in una gara vinta in 41”81 dall’Assindustria Sport Padova davanti al Cus Genova (41”95).

Molto più aperte a pronostici le due suddette gare di velocità tra le donne, con rivoluzioni al comando dei due eventi. Alla guida dei 100m donne si è trovata Chiara Torrisi, vincitrice in 12”05, che ha sfruttato bene la decontrazione per andare via sul finale alle altre concorrenti. Torrisi che invece è stata solo quinta nei 200m, dove la regina è stata Martina Amidei, nettamente avanti e più facile nella progressione verso il traguardo. 24”34 per Martina Amidei davanti a Sofia Bonicalza e Alice Mangione.


Proprio Alice Mangione del Cus Palermo è stata un’altra grande protagonista delle due giornate, con tre medaglie al collo: oltre al bronzo già citato, troviamo l’argento dei 400m (55”76) e l’argento della 4×100 col Cus Palermo, raccogliendo lo stesso bottino di medaglie come il collega della squadra maschile Ragunì.

Sul giro della morte, la già citata Mangione ha raccolto l’argento nella grande sfida con l’altra azzurrina Ilaria Verderio, la quale ha lottato strenuamente fino alla fine con la rivale siciliana, spuntandola di pochissimo in 55”65 e regalando agli spettatori una gara di gran rilievo, se si pensa anche al fatto che Verderio è classe ’98 e Mangione del ’97.

Tra gli uomini dei 400m la vittoria è stata dell’Assindustria Sport Padova grazie all’aviere Francesco Cappellin, il quale ha sfruttato bene la corsia interna per andar via senza essere visto dagli altri. Unico a seguire Cappellin è stato Marco Landi, capace di uscire velocissimo a metà gara per prendere la scia dell’atleta padovano e mettendo tra sè ed il bronzo ben 1 secondo. Finale: Francesco Cappellin 47”21, Marco Landi 47”84 e Mattia Cella 48”63.

Passiamo quindi al mezzofondo con gli 800m. Vittoria di gran carattere e lucidità contro i dolori per Joao Neves Bussotti, il quale apparso subito sofferente a causa di un problema ad un piede, è rimasto nella scia di Gabriele Bizzotto fino agli ultimi 100m, momento in cui ha aperto il gas e passato con grinta il rivale del Cus Parma per andare a prendersi l’oro in 1’52”02.

Anche la gara femminile si è sbloccata nei momenti finali con una volata lunga che ha, passo dopo passo, creato luce tra le atlete. In testa con gran caparbietà si è portata Eleonora Berlanda, vincitrice con 2’09”85.


E’ stata doppietta per il Cus Torino nei 1500m, che si è giocata benissimo la carta del doppiaggio con Stefano Guidotti Icardi e Andrea Tagnese, primo e secondo rispettivamente in 3’46”79 e 3’47”58.

Non riesce invece la doppietta personale ad Eleonora Berlanda, la quale è stata beffata per 7 decimi da Valentina Costanza, la quale ha ribaltato il podio degli 800m per vincere i 1500m in 4’32”20.

Passando alla gara di corsa più lunga delle due giornate, i 5000m, i dominatori sono stati Sylvain Rukundo e Silvia La Barbera, vittoriosi rispettivamente in 14’06”87 e 16’55”84. Nelle posizioni da podio troviamo nomi illustri come Ala Zoghlami e Lorenzo Dini al maschile e le esperte Federica Dal Ri e Claudia Pinna al femminile.

Ala Zoghlami è inoltre giunto secondo nella gara dei 3000 siepi vinta dal fratello Osama in 8’56”87; è ormai consuetudine vedere i due gemelli finire primo e secondo.

Dominazione netta invece nelle siepi femminili, con la vittoria di Martina Merlo in 10’27”90.

Restando sulle corse con barriere passiamo a quelle veloci: 110-100 Hs e 400 Hs.

Vittoria con gran prova per l’esperto Samuele Devarti nei 110Hs, senza storie il suo oro, conquistato con 14”29. Sui 100Hs gli otto punti li prende la junior Abigail Gyedu in 13”96.

Era attesa come una incognita, soprattutto a causa di una stagione fatta di alti e bassi, ma a questo giro Marzia Caravelli ha estratto il coniglio dal cilindro. Un 400Hs corso perfettamente rispettando i tempi e le falcate giuste, hanno permesso alla portacolori del Cus Cagliari e dell’Aeronautica di piombare sul traguardo indisturbata nel gran tempo di 56”63, 3 secondi prima di Ilaria Verderio, 59”97 per lei.

Gara di carattere con una discreta predominanza anche per Moustapha Crespi Tounkara, unico a scendere sotto i 53 secondi nei 400 Hs uomini: 52”36 per lui.


Passiamo dalla pista alle pedane dei salti, dove si sono accese sfide più che interessanti.

Da brividi il salto in alto maschile, dove, oltre i 2,09 si è accesa una vera e propria sfida a tre, fra Andrea Lemmi, Andrea Bettinelli e Marco Gelati. A 2,11 l’unico a non sporcare la serie è stato Marco Gelati che è passato alla prima, mentre ai 2,15 ha iniziato ad imporsi Lemmi, che ha atteso i due rivali, ai quali sono servite tre prove per raggiungere la misura. La gara si è fissata quindi ai 2,17, passata da Lemmi e Bettinelli senza errori, mentre Gelati, a causa del primo nulla ha deciso di riservare i due salti rimanenti per il 2,19. Nessuno è riuscito ad oltrepassare i 2,19 ed infine l’oro è andato, per somma di errori, ad Andrea Lemmi ed all’Atletica Livorno.

Da regina invece la gara di Desiree Rossit, che dall’alto di 1,80 ha guardato tutte con netta superiorità, addirittura 15 cm dall’argento.

Superiore a tutte anche la finanziera e fiera esponente del Cus Palermo Simona La Mantia, che nel triplo non ha lasciato scampo alla concorrenza: 13,70 , ben lontana dal 12,90 di Eleonora D’Elicio, altra artefice di una gran prova. Meno brillante la prova nel salto in lungo della La Mantia, gra in cui ha trionfato Giada Palezza, a cui è bastato il primo salto di 5,97 per aver ragione sulle altre.

Un altro che non ha avuto bisogno di presentazioni è stato Tobia Bocchi, il quale nel triplo ha eseguito il primo salto a 15,38 senza tirare, il secondo a 15,32 e poi ha atteso la risposta di Antonino Trio, che però in sei prove non è riuscito a raggiungere il giovane Junior del Cus Parma.

Trio ha inoltre raccolto la medaglia d’argento anche nel salto in lungo, che fino al quinto turno era d’oro grazie alla misura di 7,19, ma proprio alla quinta prova si è svegliato Andrea Aldeghi, il quale ha stampato la sua firma sul gradino più alto del podio con 7,32.

Salto con l’asta con sfida di coppia tra Alessandro Sinno e Matteo Cristoforo Capello, divisi alla fine da appena 10 cm: 5,00 per Sinno e 4,90 per Capello, mentre tra le donne sono stati 40 i cm di differenza tra Giulia Cargnelli e Alessandra Lazzari, 4,00 contro 3,60.

Non c’è niente da fare per nessuno: Daniele Secci era in giornata. Passando ai lanci vogliamo aprire con la doppietta peso-disco del finanziere di Roma, il quale si è riscaldato il sabato con l’oro nel disco con 48,24 per concludere in bellezza col suo favorito lancio del peso, lanciando a 18,30.

Strana e anche emozionante la gara di peso femminile, dove sia la prima che la seconda fanno segnare la misura di 13,00, ma per la seconda miglior prestazione ad aggiudicarsi gli 8 punti è stata Daisy Osakue su Pamela Mannias. Osakue che ha poi agguantato anche il bronzo nel disco vinto da Giada Andreutti con 48,72.


Passiamo ai lanci più lontani del programma: giavellotto e martello.

Dalle donne esce il nome della veterana Zahra Bani, la quale non ha difficoltà a vincere con 49,15, mentre la classifica maschile è rimasta corta fino alla fine, con soli 2 metri tra il primo posto ed il quinto. 62,27 è la misura del lancio risultato vincente di Samir Masato.

Tesissima la gara di martello maschile, con Lorenzo Puliserti e Michele Friso a darsi battaglia turno dopo turno, cercando lo spunto per oltrepassare i 60m; quello che più si è avvicinato è stato proprio Puliserti, il quale all’ultima prova ha raggiunto i 57,93, 70 cm tondi più di Friso.

Vittoria legittimata al terzo turno invece per Francesca Massobrio, il quale ha scagliato il suo imprendibile martello a 57,22.

Passiamo quindi ai grandi faticatori della marcia, che ai C.d.S. si svolge su 5km. Nessun problema per Federico Tontodonati, che vince la sfida contro Lorenzo Dessi in 20’59”49, anche a causa delle due ammonizioni date allo stesso Dessi, il quale ha dovuto abbassare il ritmo per non incorrere in una terza sanzione. Gara intonsa e vittoriosa anche per la bolognese Alessia Zapparoli, 23’41”56 per lei.

Infine, dopo aver dato fiato a trombe, megafoni, tamburi ed aver acceso anche fumogeni, le classifiche stilate hanno incoronato l’Assindustria Sport Padova maschile e la Valsugana Trentino femminile re e regine della finale “A” Argento, chiudendo il sipario a questa edizione e dando quindi appuntamento all’anno prossimo a tutti coloro che saranno pronti a lottare di nuovo con passione e spirito di squadra.

Grazie ad Andrea Picchi ci sono arrivate anche le foto della Finale Argento dei C.d.S. Assoluti che si è svolta questo week-end a Matera!

Per guardare tutte le foto che ha scattato basta cliccare sul link qui sotto.

Foto della Finale Argento dei C.d.S. su Pista Assoluti – Matera 26 e 27/09/15 (123 foto)

Nella foto: Marzia Caravelli (Michele Fortunato/trackarena.com)

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