Dopo le due positività di Pechino si torna a parlare di doping in Kenya.
Ieri la Federazione Kenyana di atletica ha comunicato ufficialmente la squalifica di due atlete risultate positive al Norandrosterone alcuni mesi fa.
Le due atlete in questione sono la giovane ottocentista Agatha Jeruto e la maratoneta Josephine Jepkoech Jepkorir.
La positività della Jeruto, compagna di allenamento di Eunice Sum e gestita dalla italiana Rosa & Associati, è emersa durante un controllo a sorpresa effettuato il 14 aprile ad Eldoret. Dovrà scontare una squalifica di 4 anni che terminerà il 19 maggio 2019. Nel 2014 aveva stabilito il personale sugli 800m al Meeting di Rieti e aveva conquistato il bronzo ai giochi africani nella stessa disciplina.
Questo non è il primo caso di doping nella scuderia italiana. Il più recente, ed il più rilevante, è stato quello di Rita Jeptoo, dominatrice assoluta della maratona femminile negli ultimi anni, positiva all’EPO. Nel 2012 anche Matthew Kisorio (steroidi) e Jemima Jelagat Sumgong (cortisone, poi scagionata) erano finiti nella rete dell’antidoping.
Negli stessi giorni in cui l’ottocentista veniva trovata positiva, la Rosa & Associati era stata sospesa per 6 mesi dalla Federazione Kenyana insieme ad un’altra agenzia di management olandese. Federico Rosa, il responsabile della agenzia italiana, ha inoltre allontanato per superficialità il tecnico di riferimento in Kenya, Claudio Berardelli, nonostante non sia coinvolto nella vicenda.
Josephine Jepkorir invece ha fallito un test post-gara il 31 dicembre 2014 in Angola e non potrà gareggiare fino al 15 marzo 2017. Vanta un personale di 1’08″53 sulla mezza maratona corso nel 2013 a Barcellona. Oltre alla squalifica l’atleta dovrà restituire ingaggio e premio vinti alla Corrida do Sao Silvestro, gara in cui è risultata positiva.
Questo fiume di positività in Kenya è frutto di una forte azione di pulizia in corso nel paese africano. Dal 2012 sono 38 gli atleti keniani squalificati per doping. Dopo la positività eccellente di Rita Jeptoo la federazione e il governo hanno iniziato a muoversi attivamente per debellare la piaga. Le indagini, ancora in corso, hanno portato fino ad ora all’arresto di ben 5 medici responsabili di aver somministrato sostanze proibite a numerosi atleti.
Nella foto: Agatha Jeruto (NIKE)