La velocità è un’amante traditrice: da giovane ti fa accarezzare il cielo con un dito, facendoti sentire invincibile nelle spinte potenti, controllate e irrefrenabili , sempre ripagate da un cronometro sempre più generoso. Dopo qualche anno, diciamo verso i trenta, è una consuetudine bollare un velocista come un “vecchio” la cui mente viaggia più veloce dei piedi.
Uno che sicuramente non è d’accordo, anzi smentirà il tutto è il vessillo dello sprint di St. Kitts&Nevis Kim Collins.
Dopo aver vissuto un altro anno stellare, Collins si prepara ad entrare nell’anno olimpico insieme alle sue 40 primavere e un nuovo stimolo ad accompagnarlo nella carriera.
Gli ultimi due anni sono stati tra i più prolifici per il veterano velocista: nel 2014 record personale nei 100m con 9”96 mentre nel 2015 il primato è stato abbassato nei 60m con 6”47, per molto tempo il miglior crono della stagione indoor.
Questi due importanti riscontri cronometrici sono inoltre i record mondiali della categoria M35, tolti al primatista inglese Linford Christie.
Il nuovo obiettivo per Collins nella stagione 2016 sarà: rimanere imbattuto ai campionati nazionali (vinti in 9”98 quest’anno) ed essere la prima persona a scendere sotto i 10 secondi nei 100m a 40 anni.
In una intervista rilasciata al sito londinese Trackfield97.com , Collins ha dichiarato di aver vissuto questi anni in grande serenità, sentendosi amato dai tifosi e dai suoi colleghi, senza mai rifiutare una foto o un autografo a chi lo chiedesse. Tutto ciò lo ha aiutato nel continuare il suo percorso, amando l’atletica forse più di quando era giovane.
“Amo quello che faccio e vengo ripagato, quindi se potessi continuare fino ai 40 e magari fino ai 45 naturalmente lo farei, perché è ciò che amo. Non possiamo lasciare che siano gli altri a determinare l’età in cui siamo vecchi per l’atletica o in qualsiasi altro sport.
Se posso competere a questi livelli fino a 45 anni continuerò a correre. Probabilmente dovrei già fermarmi quest’anno, ma se il mio corpo continua a lavorare e correre veloce, perchè dovrei smettere?
“Non voglio smettere di fare ciò che amo. “
Dopo le tristi vicissitudini con la federazione nevisiana, in occasione di Londra 2012, sembra che ci sia una nuova occasione in vista per “nonno” Kim per rivestire i colori nazionali a Rio2016, anche se questo non sembra importare molto al velocista, il quale ha detto di puntare soprattutto al fermare il cronometro sotto i 10 secondi almeno una volta in questa stagione, facendosi quindi una leggenda di longevità sportiva e magari puntare ad andare oltre, arrivando ad emulare le gesta di Marlene Ottey, che ha attaccato le scarpe al chiodo a 51 anni dopo aver corso i 100m in 11”77.
Siamo sicuri che Kim Collins riuscirà a farsi un gran regalo per i suoi 40 anni, ma oltre tutti i risultati, Collins rimarrà un esempio come l’amore per il proprio sport possa portare a sfidare il fisico e la forza di volontà cercando sempre nuove vette da scalare.
Foto: Jung Yeon-Je (AFP)